I migliori interpreti della tradizionale “baletta” al corto di scena a Tavole, il 24 e 25 agosto

I migliori interpreti della tradizionale “baletta” al corto di scena a Tavole. Il 24 e 25 agosto, in quello scenario incomparabile per un giocatore di sport sferistici che è la piazza della chiesa del centro dell’alta val Prino. Il campo ricavato in una porzione dello spazio riservato ad una pallapugno qui vissuta come attività sacrale. E via con lo spettacolo, sfidando l’asfalto abrasivo, le pietre dagli spigoli aguzzi lungo l’appoggio. Sedici squadre in tutto al via, di cui tredici “professionali” e tre legate alla dimensione propagandistica e goliardica tipica di Tavole: una compagine di neofiti bacchici, una di ragazze di belle speranze (le Pink Ladies) e una di giovanissimi, tutt’altro che arrendevoli.

Nella prima giornata lunghe battaglie e qualche eliminazione più o meno illustre. Nella seconda grande equilibrio…si fa strada Paolo Dulbecco con i Gheza pards, mettendo alla frusta a lungo anche il quotato Ranoisio, uscito comunque vincente nel girone. La partita dei quarti di finale di Dulbecco e soci contro Marco Sasso, coadiuvato da Luca Arrigo e da un reattivo Giuse Barla è stata davvero una delle migliori del torneo. Nel contempo Matteo Martini con Marco Vinny Vinai e Diego Arrigo risale la corrente giocando alla grande da fondocampo contro tre giocatori di grande qualità come Paolo Chiapello, Roberto Acquarone e Ernesto “Chicco” Giudice, enfant du pays. Altra vittima di Martini è Paolo Bracco, il quale notoriamente gioca bene a Tavole battendo il trio Moltedo di Semeria padre e figlio (notevole esordio e grande fisico per quest’ultimo) e Paolo Somà. Grande assente il poliedrico “Silvan” Anfossi, in meritata pausa vacanziera. Nella parte bassa del tabellone emerge Balestra coadiuvato da un Piero Saglietto in straordinaria forma e da un Giacomo Aretti che come pochi conosce le insidie del campo.

Le vittime di turno sono per ben due volte i pur notevoli Giovanni Ranoisio e Giorgio Cherchi, che non trovano alcune misure in campo, mentre Giacobbe alterna cose buone a colpi pretenziosi ed inefficaci. Si arriva a tarda ora alle semifinali: straordinaria l’intensità agonistica della partita tra la terna di Sasso, pugnace come non mai ed un Martini mai domo: 4 a 3 il finale, applausi a scena aperta. Nell’altra semifinale Balestra, ormai lanciato, sconfigge Dulbecco, che aveva iniziato con una grande battuta e comunque bn coadiuvato da Paolo Gheza sugli scudi e Marco Gheza pur sofferente al collo. Una partita al calor bianco, considerando lo spirito pugnace dei contendenti. Finale con giallo. O meglio, tenebrosa, perché Sasso e Balestra non se le mandano a dire. Ha il sopravvento il buio: a giudizio di tutti non ci si vede, la palla, pur colorata, è come un fantasma, una rosa ninja…niente da fare, per la prima volta a memoria si va alla monetina. Tutti concordi: e vince, in un clima di simbolico pareggio, la terna di Balestra. Trofeo, in fondo, a Tavole. Un segno del tempo per le volontà locali: si vuole vivacizzare sempre di più la vita sferistica locale, con il recupero di antiche modalità di gioco, del pallone al bracciale, del pallonetto o palla elastica con toscani e bresciani e con un torneo dedicato alle giovani leve. Viva la soddisfazione dei tanti amici del pallone locali, con i Tiglio, i Miotti e tanti altri a darsi da fare per l’organizzazione.

Sasso Martini bella partita 4-3

Balestra in finale sul 2 pari Dulbecco alla monetina Balestra… premi III-IV

Anticipazione: maggio invito Toscana e Brescia un ottagonale di due giorni

Bracciale incontro dimostrativo piazza di Tavole torneo dei bambini