Grasso (Confartigianato Liguria):“Bene abolizione Imu su prima casa, ma penalizzate piccole imprese”
Il governo cancella la tassa sulla prima casa, ma la mantiene su capannoni, negozi, laboratori e botteghe. Grasso: “Beni strumentali equiparati a immobili di lusso. Una scelta che non aiuta le imprese di minori dimensioni nell’affrontare un autunno caldo”
Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato, l’Imu sugli immobili produttivi nel 2013 aumenterà dell’8,3%. Nel 2012 gli imprenditori italiani hanno pagato per capannoni, negozi e laboratori 9,3 miliardi di euro di Imu, una somma pari al 39,1% del totale dei 23,7 miliardi di gettito Imu dello scorso anno.
Nel 2012, gli artigiani liguri risultavano tra i più tartassati in Italia dalle aliquote Imu sui capannoni industriali e laboratori. Alla Spezia un’impresa artigiana ha pagato tra i circa 7.500 e i quasi 20mila euro, a Imperia tra i 3 e i 7mila euro, a Genova tra i 2 e i 5.500 euro, mentre a Savona “solo” tra i 700 e i 1.800 euro.
«La pressione fiscale sugli immobili e l’incertezza sulle modalità di applicazione delle nuove forme di tassazione – sottolinea Grasso – hanno gravemente penalizzato tutta la filiera dell’edilizia che, dal 2009 a oggi a perso circa 400mila addetti e registrato un calo delle compravendite immobiliari di circa il 14% nell’ultimo anno. Gli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni e sulla riqualificazione energetica decisi dal governo possono dare una boccata d’ossigeno al comparto delle costruzioni oggi in ginocchio, ma è indispensabile che sia supportato anche da politiche organiche di agevolazioni sui mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni e per la ristrutturazione degli edifici».