Furto e ricettazione di anfore rubate da un relitto al largo di Imperia/ 28 INDAGATI/ FOTO

9 agosto 2013 | 08:56
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Furto e ricettazione di anfore rubate da un relitto al largo di Imperia/ 28 INDAGATI/ FOTO
Furto e ricettazione di anfore rubate da un relitto al largo di Imperia/ 28 INDAGATI/ FOTO
Furto e ricettazione di anfore rubate da un relitto al largo di Imperia/ 28 INDAGATI/ FOTO
Furto e ricettazione di anfore rubate da un relitto al largo di Imperia/ 28 INDAGATI/ FOTO
Furto e ricettazione di anfore rubate da un relitto al largo di Imperia/ 28 INDAGATI/ FOTO
Furto e ricettazione di anfore rubate da un relitto al largo di Imperia/ 28 INDAGATI/ FOTO

Nei giorni scorsi, c’era stato un blitz anche in casa dell’ex ministro Claudio Scajola, dove gli inquirenti trovarono un’anfora

Salgono a 28 gli indagati tra Imperia, Savona e la Lombardia nell’ambito dell’operazione ‘Nemo 2’ dei carabinieri di Alassio su un traffico illecito di anfore romane rubate a bordo dei relitti delle navi individuate al largo di Albenga (Savona) e Imperia. I reati variano dal concorso in furto aggravato a quello di ricettazione.

Gli indagati sono appassionati subacquei, esperti restauratori e professionisti come medici e notai. Un’anfora e’ stata trovata, qualche settimana fa, nell’abitazione di Claudio Scajola, ma l’ex ministro non figura nel registro delle persone indagate dalla Procura di Savona.

Tuttavia, la polizia giudiziaria ed il Nucleo Tutela Patrimonio Ambiente dei carabinieri stanno cercando riscontri oggettivi sulla liceita’ della documentazione presentata dallo stesso Scajola. Gli indagati sono per la maggior parte tombaroli del mare che trafugavano i reperti e li rivendevano sul mercato clandestino.

Tutto il materiale sequestrato e’ stato affidato alla Soprintendenza dei beni archeologici della Liguria affinche’ possa effettuare uno studio piu’ completo sui reperti che sono stati recuperati in abitazioni, garage e magazzini. Alcuni non sono stati trafugati su navi, ma provengono, con ogni probabilita’, da campagne di scavi clandestine effettuate non solo in Liguria, ma anche in altre zone d’Italia.

NUOVI AGGIORNAMENTI

Un relitto di nave romana  risalente al II secolo a.C. e’ stato scoperto dai carabinieri subacquei di Genova in collaborazione con i colleghi della compagnia di Alassio. E’ adagiato sui fondali ad un miglio di distanza dal litorale di Porto Maurizio ad una profondita’ di 50 metri. Conserva almeno una cinquantina di pregiatissime anfore.

Si ipotizza che molte altre siano state trafugate dai tombaroli del mare. La scoperta e’ stata illustrata oggi dal maggiore Samuele
Sighinolfi, comandante della compagnia dei carabinieri di Alassio, che dall’anno scorso indagano su un traffico illecito di anfore rubate e rivendute in Riviera e nel resto del Nord Italia a privati collezionisti.

Nell’abitazione di alcuni imperiesi sono stati trovati dei reperti nuovi non classificati, ma soprattutto carte nautiche e
gps che hanno localizzato il relitto da depredare. ‘Si tratta di una scoperta eccezionale – commenta il tenente colonnello
Francesco Schilardi – questo secondo relitto che giace non molto lontano da quello di San Lorenzo al Mare. Ora si tratta di
preservare quella nave e di tenere i tombaroli lontani. Effettueremo sopralluoghi e scavi per studiare il contenuto della stiva della nave che e’ perfettamente intatto’. ‘La presenza di quella nave – aggiunge Elisabetta Sarnini, funzionaria archeologa del ponente per il ministero dei Beni delle Attivita’ culturali e del Turismo – ci consente di ricostruire i traffici delle navi romane nel Mar Mediterraneo, tra l’Italia, la Francia e la Spagna’.

Si ringrazia Ivg.it per la collaborazione