Abolita la prima rata Imu per terreni agricoli e fabbricati rurali, soddisfazione di Agrinsieme

29 agosto 2013 | 12:54
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Abolita la prima rata Imu per terreni agricoli e fabbricati rurali, soddisfazione di Agrinsieme

‘Il Governo – dichiara Gianfranco Croese Presidente Cia- ha mantenuto l’impegno: il ministro Nunzia De Girolamo ne aveva fatto una priorità ed il premier Enrico Letta, con il vice-premier Angelino Alfano, hanno condiviso quella impostazione

Con Decreto Legge e stata abolita la prima rata Imu per prima casa terreni agricoli coltivati e incolti e fabbricati rurali ed è stato preso l’impegno per la sua definitiva cancellazione per l’anno 2013, ‘Una decisione che incoraggia la ripresa e gli investimenti in agricoltura e che fà prendere una boccata di respiro alle aziende imperiesi colpite in maniera drammatica da un’imposta che prende come riferimento gli estimi catastali più alti d’Italia afferma il Presidente di Confagricoltura Imperia Sandra Santamaria.

Questo il primo commento di Agrinsieme (il Coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane) e alla decisione di una sua definitiva cancellazione per l’anno in corso. ‘Il Governo – prosegue Gianfranco Croese Presidente CIA- ha mantenuto un impegno: il ministro Nunzia De Girolamo ne aveva fatto la priorità del suo incarico ed il premier Enrico Letta, con il vice premier Angelino Alfano, hanno condiviso quella impostazione, attribuendo al settore primario un ruolo strategico”.
Hanno così risolto il problema che Agrinsieme aveva posto fin dalla prima istituzione della tassa sugli immobili: cioè averla applicata su beni produttivi e in una misura insostenibile rispetto ai redditi del settore. Una denuncia tempestiva che come Agrinsieme Imperia abbiamo portato avanti con forza e che ha trovato nei molti documenti prodotti in questi mesi ragioni evidenti. ‘Ora – concludono i Presidenti di CIA e Confagricoltura – il Governo sarà impegnato ad una revisione complessiva della tassazione immobiliare nel quadro della Legge di Stabilità: dal confronto necessario il settore si attende una linea coerente di valutazione delle proprie possibilità impositive per non ripercorrere quanto accaduto con l’Imu, tema oggi finalmente risolto, e con l’Ici che e’ stata fonte di forte sperequazione per la tassazione dei terreni agricoli. Ed è per questo che nel più breve tempo possibile si deve riuscire a concludere il lavoro per la riduzione degli estimi catastali dei nostri terreni, elemento che per la nostra Provincia ha sempre determinato sperequazioni impositive rispetto al resto d’Italia.