Un semplice ma efficace esercizio di respirazione

3 luglio 2013 | 09:04
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Un semplice ma efficace esercizio di respirazione

Il rilassamento è importantissimo per ognuno di noi: ecco quindi la necessità della ricerca di un modo semplice, veloce ed efficace per rilassarsi.

Buongiorno a tutti,
nelle settimane passate, abbiamo presentato un’importante tecnica che ci permette di rivivere quel senso di sicurezza che, dopo un trauma, spesso svanisce.
Nella rubrica di oggi ci dedicheremo ad un altro argomento molto richiesto nelle mail che ricevo.
Mi riferisco alla ricerca di un modo semplice, veloce ed efficace per rilassarsi.
Il rilassamento è importantissimo per ognuno di noi e a maggior ragione per coloro che hanno vissuto dei traumi.
Come abbiamo potuto leggere nelle puntate precedenti, essere preoccupati, agitati, nervosi, sempre all’erta per affrontare chissà quali pericoli della nostra vita quotidiana, è una risposta comune nelle persone traumatizzate.
Per rilassarsi esistono infiniti modi, e non esiste un metodo “giusto”, o “più giusto”, di altri.
Ognuno deve, col tempo e l’esperienza, capire qual è il migliore per se stesso.
Oggi proporremo uno dei modi più semplici ed antichi per riuscire a sgombrare la mente da tutte le preoccupazioni e i pensieri che costantemente la affollano.
È importante precisare che la tecnica seguente funziona nella misura in cui ci dedicheremo con attenzione, fiducia e costanza alla sua pratica.
Dobbiamo comprendere, ed esserne certi, che la nostra respirazione può effettivamente influenzare lo stato della nostra mente, esattamente come la mente può condizionare la nostra respirazione.
Provate a pensare a come respiriamo quando la nostra mente ci ricorda le preoccupazioni, o le arrabbiature, o gli incidenti traumatici: la nostra respirazione cambia immediatamente e diventa più superficiale e frequente.
Noi oggi lavoreremo nella direzione opposta.
Cercheremo di “regalare” alla nostra mente una respirazione profonda, lenta, costante, profondamente rilassante e, soprattutto, efficace.
Ricordiamo solo una cosa prima di cominciare: se volete provare, dovete mettere in conto di esercitarvi per un paio di settimane almeno due volte al giorno per qualche minuto.
Altrimenti il rischio è di perdere tempo e fiducia in quello che il nostro corpo può fare per la nostra mente (e viceversa).
La prima cosa è trovare il momento giusto. Occorrono pochi minuti, per iniziare, ma dobbiamo essere sicuri di non essere disturbati.
Se sappiamo di dover rispondere al telefono, aprire la porta, preparare da mangiare perché è tardi o cose del genere è meglio rinviare ad un altro momento.
Una volta trovato il momento, dobbiamo preoccuparci del dove e del come predisporci.
Ognuno ha le sue preferenze, ma comunemente si sceglie il salotto o la camera da letto, luci basse, abiti comodi, sdraiati o in una comoda poltrona.
Una volta organizzato tutto, possiamo procedere nel modo seguente:
– Osservate per un paio di minuti l’aria che esce da voi, poi l’aria che entra..
– Poi osservate la velocità del respiro.. è lento o è veloce?.. cercate di rallentarlo quanto più possibile…. 
– Poi l’equilibrio: cioè, la quantità d’aria che entra è uguale a quella che esce? Cercate di equilibrare questi due momenti
– Poi cercate di rendere il respiro più profondo ….
– Infine appoggiate una mano (o libro) sull’addome e osservartene il movimento.. e pensate di espellere tutti i pensieri disturbanti che tanto ci infastidiscono
Eseguite questa semplice esercizio per due settimane, due volte al giorno, e poi scriveteci per commentare i risultati. Sarete molto sorpresi, ve lo assicuro.
Nelle prossime settimane risponderemo a tutti quei lettori che ci hanno scritto in merito ad altre situazioni traumatiche.
Vi invito a continuare a scrivermi all’indirizzo sandro.brezzo@tiscali.it. Le vostre mail mi permetteranno di condurre questa rubrica nel miglior modo possibile
Alla prossima settimana

Sandro Brezzo