Movida sanremese, l’associazione “Effetto Farfalla” propone una riunione con isittuzioni e genitori

2 luglio 2013 | 06:20
Share0
Movida sanremese, l’associazione “Effetto Farfalla” propone una riunione con isittuzioni e genitori

La questione giovanile non è un problema di ordine pubblico, per lo meno non solo, ma un problema sociale. Sono sempre più, per fare un solo esempio, i ragazzi che utilizzano precocemente, rispetto ad un tempo, sostanze stupefacenti

Ci risiamo. Come nell’estate 2012, ma rispetto all’anno scorso in anticipo – un anticipo forse con strategica funzione di monito –  due noti locali della movida sono stati chiusi dal Questore per motivi che riguardano situazioni di (vera o presunta) illegalità in un caso, e di alcol servito a minorenni in entrambi i casi, con episodi acclarati di abuso in qualche circostanza, con tanto di relativi accessi al Pronto Soccorso.

A considerarla superficialmente si tratta di una “sola” problematica, ma in realtà, al suo interno sono contenute tre questioni concernenti il mondo dei giovani:
• il lavoro;
• la gestione del tempo libero e la questione dei ritrovi e degli spazi;
• l’uso di alcol e, aggiungiamo noi, l’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti;

Rispetto alla prima questione, quella del lavoro: pur nella dovuta ma non scontata considerazione che tutti gli adulti hanno un compito educativo e di tutela nei confronti di giovani e minori; nell’altrettanto dovuta considerazione che, se sono state accertate mancanze o illeciti, chi ne è responsabile ha l’obbligo di rispettare le normative vigenti e di mettersi in regola; pare tuttavia paradossale che siano giovani gestori di locali, – che cercano di lavorare in una città a vocazione turistica in periodo estivo – a pagare per tutta la complessa catena di cause e concause, e soprattutto che a pagare siano uno o due a nome di altri locali della movida, potenzialmente contestabili sui medesimi presupposti.

La seconda e terza questione chiamano decisamente in causa la politica. In una comunicazione su facebook il sindaco Zoccarato ha dichiarato che è stato il Questore a chiudere i locali, come a prenderne le distanze: vero, ma il Sindaco e la sua amministrazione, cosa hanno fatto finora e cosa intendono fare per garantire spazi di ritrovo e di divertimento, – sano, aggiungiamo noi – per i giovani, che altro non chiedono se non luoghi di socialità e di condivisione del tempo libero? L’amministrazione Zoccarato ha depotenziato i centri di aggregazione giovanile, che sono gli unici spazi per giovani finanziati dal Comune, e li ha chiusi proprio in estate, periodo in cui si presentano con maggiore frequenza gli episodi sopra accennati. Quali sono gli interventi che sono stati realizzati in favore dei giovani in questi quasi cinque anni di amministrazione?

I politici e gli amministratori dovrebbero inoltre farsi un giro nelle scuole: basterebbe, noi crediamo, per potersi rendere conto che le situazioni di disagio giovanile si sono intensificate e costituiscono una problematica di cui è assolutamente necessario e inderogabile prendersi cura. La questione giovanile non è un problema di ordine pubblico, per lo meno non solo, ma un problema sociale. Sono sempre più, per fare un solo esempio, i ragazzi che utilizzano precocemente, rispetto ad un tempo, sostanze stupefacenti, e sono sempre più le famiglie e i genitori che faticano nel loro compito educativo.
Di fronte a tutto ciò la via da imboccare è quella della prevenzione, che vuol dire investire risorse per formare e informare i ragazzi su stili di divertimento e di gestione del tempo libero, orientati alla creatività e sani; e rinforzare le capacità educative delle famiglie, sostenendo la genitorialità. Impegnarsi in questo significa avere una città con una più elevata qualità della vita, piacevole e sicura; significa anche risparmiare, investendo risorse “prima”, per non aumentare “dopo” i costi di eventuali percorsi di riabilitazione.
Per la questione “movida” noi di “Effetto Farfalla” proponiamo di convocare un tavolo, al quale partecipino i gestori dei locali, i rappresentanti dell’amministrazione, delle forze dell’ordine; ma anche rappresentanti dell’ASL, delle associazioni e del Terzo Settore per quello che concerne l’attività di prevenzione; e poi gli stessi giovani e le famiglie con loro rappresentanti. La finalità del tavolo è quella di monitorare la situazione e di sottoporre all’amministrazione soluzioni che tengano conto della complessità della problematica, tutelando il lavoro, ma anche la sicurezza e la salute dei giovani e dell’intera cittadinanza.