La morte di una persona è sempre un evento triste che deve far riflettere

21 luglio 2013 | 09:39
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La morte di una persona è sempre un evento triste che deve far riflettere

Il razzismo è un sentimento velenoso e subdolo ma se si cerca di usarlo come scudo per certi episodi è altrettanto grave

Premetto che la morte di una persona è sempre un evento triste, spesso deve far riflettere; nel caso della morte del giovane senegalese a Ventimiglia, ancor di più e su molte cose.

Riflettere sul perchè un povero disgraziato sia costretto a compiere atti illegali lontano dal suo paese di origine, sul perchè le nostre città siano invase da elementi che vendono merci contraffatte, abusivamente, alla faccia di tanti commercianti italiani e non che pagano affitti e tasse tutto l’anno, sul perchè nel nostro paese spesso si confonda la solidarietà con il buonismo e su tanti altri argomenti sicuramente importanti e di emergenza.

Non dobbiamo però permettere che un incidente, seppur grave possa in qualche modo mettere in cattiva luce chi con fatica e rischiando anche la propria incolumità difende le nostre leggi, le norme che oggi regolano la nostra convivenza civile.
Non accetto che con proteste a mio parere ingiustificate si rischi di sdoganare quello che oggi da noi sono reati, L’eventuale stato di clandestinità, il commercio abusivo, la contraffazione di marchi devono essere perseguiti dalle forze dell’ordine ed ogni lavoratore in regola di qualunque nazione stia operando sul nostro territorio ha il dovere ed il diritto di chiedere l’aiuto delle forze dell’ordine, di credere in loro e di dare loro la solidarietà necessaria per continuare a svolgere il loro compito con serenità.

Se quello che è accaduto al povero ragazzo senegalese fosse successo in una occasione simile ad un ligure, ad un piemontese o a un calabrese ci sarebbe forse voluto un console per calmare gli animi della folla? Il razzismo è un sentimento velenoso e subdolo ma se si cerca di usarlo come scudo per certi episodi è altrettanto grave.

Adriano Ragni