I Giovani della GMG hanno ricevuto il mandato dal Cardinale di San Paolo
Al termine della celebrazione eucaristica, il Cardinale paolista, ha letto il “mandato” ai giovani presenti per confermarli nella loro missione di essere “discepoli missionari di Gesù Cristo”
Il quarto giorno della GMG della diocesi di Ventimiglia-San Remo è iniziato con una messa molto famigliare tra italiani e brasiliani della parrocchia San Sebastiano di Sapopemba.
Per comprendere ancora più la realtà pastorale della favela, la celebrazione eucaristica è avvenuta in una chiesetta, più identificabile come un capannone adibito a cappella, nella zona più povera, dove la difficoltà è poter evangelizzare in modo continuativo e libero, essendo un quartiere dominato da una microcriminalità che fa di tutto per "arruolare" i giovani ad una vita all’apparenza facile ma che porta ad una degradazione morale e sociale.
La mattina è continuata con momenti di svago tra i giovani brasiliani e italiani dove i canti, balli, qualche calcio al pallone hanno contribuito a creare un ambiente famigliare e pieno di una gioia, impensabile tra coetanei che con molta difficoltà riescono a comunicare tra loro.
Il pomeriggio è stato un susseguirsi di intense emozioni perché l’intero gruppo si è trasferito presso un’area aeroportuale di San Paolo dove era organizzato un incontro con tutti i pellegrini della GMG presenti nell’arcidiocesi paolista.
Appena arrivati, i giovani della nostra diocesi, insieme agli ormai compagni di viaggio di Imperia-Albenga e Trento, non hanno esitato un istante ad entrare in relazione con i giovani di tutto il mondo, proprio nello spirito cristiano che rende "fratelli e sorelle in Cristo" chiunque si incontra.
L’atmosfera estremamente festosa ha donato a tutti un calore e una gioia indescrivibile perché tra balli, canti e molte fotografie con i giovani di tutto il mondo con le rispettive bandiere, il tempo è volato e ogni istante si percepiva sempre più una gioia contagiosa, tipica del cristiano che è principalmente portatore di gioia con il prossimo.
Con lo sfondo del tramonto sulla metropoli di San Paolo, il clima gioioso ha lasciato spazio alla ragione principale di questo incontro: la celebrazione della Santa Messa per ricevere il mandato di missionari ed evangelizzatori prima dell’arrivo a Rio de Janerio. Il palco, che nel pomeriggio ha visto cantanti di musica cristiana alternarsi per animare la festa, è stato adibito per la celebrazione della Messa presieduta dal cardinale di San Paolo, Sua Eminenza Mons. Odilio Pedro Scherer insieme ad alcuni vescovi che in parte rappresentavano le 58 nazioni presenti e parecchi sacerdoti responsabili dei singoli gruppi diocesani o associativi.
Il Cardinale, durante la sua omelia, è stato interrotto più volte dagli applausi degli oltre 5000 giovani radunati per la celebrazione eucaristica; specialmente quando ha ricordato con entusiasmo e forza il compito prioritario di ogni cristiano, cioè "essere testimoni dell’allegria di Cristo, essere missionari per vocazione". Inoltre, sempre nell’omelia, Mons. Scherer ha ricordato come i predecessori di Papa Francesco hanno sempre sottolineato il compito primario e urgente dei giovani ovvero essere "instancabili evangelizzatori" (Benedetto XVI) e "sentinelle del mattino" (Giovanni Paolo II) consolidando il tema della GMG 2013 "Andate e fate discepoli tutti i popoli" (cfr. Mt.28,19).
Al termine della celebrazione eucaristica, sempre il cardinale paolista, ha letto il "mandato" ai giovani presenti per confermarli nella loro missione di essere "discepoli missionari di Gesù Cristo" non solo per questi giorni di festa mondiale in Brasile ma in ogni contesto della vita senza avere paura di andare controcorrente rispetto al mondo attuale che illude spesso i giovani con alternative sterili che lasciano veli profondi di tristezza, rispetto al messaggio di gioia e speranza che Gesù Cristo desidera formulare tramite i giovani d’oggi al mondo intero.
Claudio Luigi Fasulo, seminarista