Gli operai della Ex Aimeri sono stati assunti dalla Tradeco, ma l’Aimeri non ha saldato i debiti

5 luglio 2013 | 18:09
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Gli operai della Ex Aimeri sono stati assunti dalla Tradeco, ma l’Aimeri non ha saldato i debiti

Non possiamo scioperare, dicono gli operai, perchè danneggeremmo soltanto la nuova società; abbiamo le mani legate

Buongiorno, ci presentiamo, siamo gli ex operai dell’Aimeri Ambiente che operavano sui comuni del comprensorio Diano Marina, San Bartolomeo al Mare e Cervo, ci rivolgiamo a voi perchè dopo le estenuanti lotte che abbiamo sostenuto nei mesi scorsi per ottenere il pagamento dei nostri stipendi, che arrivava regolarmente in ritardo, e di cui Voi vi siete sempre occupati diffondendo le notizie dei nostri scioperi piuttosto che degli incontri con i vari sindaci, prefetto e azienda, stiamo vivendo una situazione davvero tragica.
Siamo fortunatamente passati alla TRADECO, azienda che si è aggiudicata la gara d’appalto per l’ATO dei 35 comuni nel comprensorio Imperiese, e quindi crediamo di aver superato il problema delle retribuzioni, ma ad oggi dobbiamo ricevere dall’Aimeri, le mensilità del mese di maggio e dei 20 giorni lavorati nel mese di giugno, fino al giorno in cui siamo passati alla nuova ditta, oltre a questi dovremmo percepire le nostre quattordicesime, e tutti gli emolumenti derivanti dalla fine del rapporto di lavoro.
Dopo ripetute richieste fatte direttamente all’azienda da parte dei nostri sindacati, le risposte avute si sono rivelate sempre false promesse, perchè ogni volta veniva data una ipotetica data di versamento che puntualmente non è stata rispettata.
Noi dal 17 di maggio non abbiamo più avuto entrate, e purtroppo, come tutti sanno, le uscite invece vengono reclamate con scadenze fisse, bollette, affitti, mutui, prestiti, spese mediche, insomma dobbiamo vivere e ci sono famiglie con bambini che vivono esclusivamente di questo stipendio e stanno passando davvero dei guai.
Siamo 51 famiglie, ci siamo rivolte anche al Sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, per provare a trovare una soluzione che è stata adottata in molti comuni d’Italia, quella di farci versare i crediti che abbiamo direttamente dal Comune che poi li tratterrebbe dai pagamenti che deve effettuare all’Aimeri, ma ci è stato detto che non è possibile fare questa operazione in questo comune.
Il Sindaco ha comunque contattato l’azienda per avere rassicurazioni, ma anche la data che è stata promessa a lui, è stata disattesa. Non sappiamo più come fare, non abbiamo armi, lo sciopero non lo possiamo fare perché oramai stiamo lavorando per una nuova azienda, abbiamo le mani legate, e l’Aimeri questo lo sa ed è per questo che continua a far passare il tempo.
L’Aimeri probabilmente ha dei grossi problemi con lo stato che non effettua i pagamenti regolari, ma sta combattendo questa battaglia non con le sue forze, ma mandando in guerra l’anello più debole della propria catena.
I nostri sindacati stanno intraprendendo azioni legali, ma non è normale dover spendere dei soldi in avvocati e tribunali per avere ciò che ci siamo sudati.

Gli ex operai della Aimeri