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Dopo l’episodio di ieri l’associazione protesta con la direzione del carcere

23 luglio 2013 | 20:39
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Dopo l’episodio di ieri l’associazione protesta con la direzione del carcere

Per questa situazione incresciosa sono richiesti esemplari reazioni che non lascino spazio ad interpretazioni di qualche altro detenuto di facile e spensierata vita carceraria in Valle Armea

Con l’arrivo del caldo afoso e del solito sovraffollamento carcerario del penitenziariio sanremese, questa segreteria regionale della liguria, deve registrare l’ennesimo episodio di aggressione portata a termine in danno di un giovane agente in servizio nella giornata di ieri nelle sezioni detentive dell’istituto.
Durante una protesta dei detenuti, pare globalizzata e bene aderita, un detenuto, peraltro già noto al personale di Polizia Penitenziaria del presidio di Valle Armea per qualche altro simile precedente e di facile influenza, avrebbe pensato bene di afferrare il giovane agente in servizio di vigilanza e tirarlo violentemente alle inferriate del cancello provocandogli un distorsione cervicale appurata presso l’ospedale locale della città.
Per quanto attiene l’episodio di per sè, ci auguriamo la presta e pronta guarigione del collega al quale va tutto il nostro affetto e la massima vicinanza, mentre allo stesso tempo ci sentiamo di dire alla Direzione del penitenziario che non adotti il solito sistema blando e superficiale e che al detenuto reo dell’aggressione sia inflitta una esemplare punizione penitenziaria prevista per taluni casi.
Come tutti gli anni il caldo e il maledetto sovraffollamento porta il personale di polizia a turni massacranti ed estenuanti, ci aspettiamo come Sappe una concreta presa di posizione da parte dell’amministrazione centrale e che le "chiacchiere politiche" si tramutino presto in fatti, non possono essere sempre i poliziotti di prima linea a rimetterci personalmente e fisicamente, servono a nostro modesto parere delle applicazioni di difesa degli agenti di diversa portata, da anni invochiamo l’adozione di spray urticanti momentanei che possano demotivare e scongiurare certe gratuite violenze.
La Polizia Penitenziaria è stanca, afflitta, abbattuta e abbondanata in un rogo di problematiche, le umiliazioni sono tante e a fronte di quanto si dice poco si sta facendo, infatti le aggressioni non diminuiscono e fatalità neppure i suicidi interni il Corpo hanno dati veramente preoccupanti, mentre si finge di non vedere la realtà delle cose.
Per questa situazione, incresciosa e antipatica, chiediamo esemplari reazioni che non lasciano spazio ad interpretazioni di qualche altro detenuto di facile e spensierata vita carceraria, in Valle Armea si deve ritornare a dire che oltre 350 detenuti per 209 posti massimi sono veramente troppi da gestire e le diverse tipologie di reclusi non sono gestibili da un personale da una parte troppo giovane e dall’altra sempre più carente da figure professionali appartenenti ai ruoli superiori.

Sappe Liguria