Rubato il defibrillatore di via Palma: “Una condanna a morte per chi ha bisogno di aiuto”
“Vogliamo sapere chi vuole continuare a macchiarsi di un gesto tanto atroce e incivile” – ha dichiarato Paola Arrigoni . Il defibrillatore in zona Tre Ponti è stato rimosso poiché non è custodito da una teca chiusa: a breve sarà dato in custodia
“Vogliamo sapere chi vuole continuare a macchiarsi di un gesto tanto atroce e incivile” – ha dichiarato Paola Arrigoni , presidentessa dell’associazione Nuovo Ritmo nel Cuore di Sanremo, l’ente di volontariato che ha promosso l’installazione dei defibrillatori – “sottrarre un defibrillatore pubblico equivale ad emettere una potenziale condanna a morte per le persone che possono averne necessità. Comunque noi non ci fermiamo: siamo inoltre portati a pensare che al di là del furto, di per sé esecrabile, ci sia anche una strategia malsana volta a scoraggiare l’impegno profuso per la collettività e la lotta per il senso civico”.
Il defibrillatore in zona Tre Ponti è stato rimosso a scopo cautelativo poiché non è custodito da una teca chiusa: a breve sarà dato in custodia ad una persona da destinarsi. I dispositivi salvavita posizionati in zona Foce e sul lungomare Vittorio Emanuele rimangono al loro posto, essendo chiusi all’interno di una teca dotata di allarme.