Referendum sul Casinò. Bruno Barbaro (Snalc): “Accordo vessatorio, va oltre le necessità aziendali”
“Se si considerano tutte le voci che sono state oggetto di tagli il decremento della retribuzione risulta essere del 28%, con questo accordo saltano i bilanci familiari”, afferma Bruno Barbaro
Nel giorno cruciale del referendum in corso di svolgimento oggi sul secondo accordo cda-sindacati, Bruno Barbaro (Snalc-Cisal) ribadisce quanto affermato dal suo sindacato nel corso dell’assemblea generale convocata ieri per spiegare ai dipendenti i termini dell’accordo che oggi è sottoposto a votazione.
"Questo referendum è stato organizzato in fretta e furia, senza dare ai lavoratori il tempo di riflettere sui termini" – prosegue Bruno Barbaro – "inoltre non abbiamo visto il testo dell’accordo esposto nelle bacheche aziendali".
“La diminuzione complessiva del 28% della retribuzione è data da molte altre voci” – conclude il rappresentante sindacale dello Snalc – “questo accordo prevede la perdita annua del 60% del Tfr nel corso del biennio, 75% di riduzione della quattordicesima, la perdita dell’1% di previdenza complementare, il blocco di qualsiasi automatismo o scatto di anzianità, l’abolizione 2 euro al giorno indennità pulizia vestiario, tre giorni non retribuiti all’anno”.