Niente assicurazione e Dpi per volontari Protezione Civile, interrogazione di Roberto Bagnasco (Pdl)

20 giugno 2013 | 12:09
Share0
Niente assicurazione e Dpi per volontari Protezione Civile, interrogazione di Roberto Bagnasco (Pdl)

I volontari di Protezione Civile e antincendio boschivo, con le nuove regole emanate dalla Regione Liguria dovranno comprarsi direttamente le attrezzature necessarie per andare a spegnere gli incendi nei boschi della Liguria

 “Niente assicurazione e niente Dpi,  i dispositivi di sicurezza individuali, per i Volontari della Protezione Civile e quindi nemmeno per i Volontari Anticendio Boschivo, che con le nuove regole emanate dalla Regione Liguria da adesso dovranno comprarsi direttamente le attrezzature necessarie per andare a spegnere gli incendi nei boschi della Liguria, per la modica cifra che si aggira dai 600 agli 800 euro, e provvedere a pagarsi un assicurazione integrativa”. Lo fa sapere il Consigliere regionale del Pdl Roberto Bagnasco che annuncia la presentazione di un interrogazione urgente.

L’esponente del Pdl spiega: “queste parrebbero le nuove indicazioni sulle quali vista la poca trasparenza e l’assurdità vorrei fosse fatta chiarezza. Infatti dalle molte segnalazioni che mi sono arrivate parrebbe che la Regione Liguria non integrerà più l’assicurazione per i volontari di protezione civile. Questa decisione tocca anche i volontari Anticendio Boschivo, cioè coloro che soprattutto nel periodo estivo vanno a spendere gli incendi nei boschi a titolo logicamente gratuito. Parrebbe inoltre che la Regione abbia fatto sapere di non voler più contribuire all’acquisto dei dispositivi di sicurezza, indispensabili ai singoli volontari per andare a spegnere gli incendi con la conseguenza che, mi domando, chi andrà questa estate a spegnere gli incendi, visto che il servizio lo svolgono i volontari Anticentio Boschivo con la Forestale? L’assessore Briano pensa che sia giusto che i volontari privi di attrezzatura individuale idonea e di assicurazione debbano mettere a rischio la loro incolumità senza avere un minimo di garanzia? Mi paiono tanto decisioni assurde rispetto alle quali rimango interdetto”.

“Non posso credere che si sia agito in questo modo, perciò ho presentato un interrogazione urgente per sapere se queste notizie corrispondono al vero e, in caso affermativo, chiedo fin da ora che la normativa venga modificata per consentire ai nostri volontari, che tanto e spesso abbiamo portato ad esempio come fiore all’occhiello della nostra Regione, di operare serenamente. Il trattamento riservato a queste persone che dedicano, sacrificando il proprio lavoro ed la propria famiglia mettendo anche a rischio la propria incolumità, il loro tempo per fare delle cose a titolo gratuito per la nostra comunità mi sembra qualcosa di incomprensibile ed inaccettabile. Chiedo e pretendo chiarezza”, conclude Roberto Bagnasco.