Minacce all’origine del trasferimento di un carabiniere?Aveva preso parte all’arresto di Bohli Kaies

Risulterebbe da indiscrezioni il trasferimento di un carabiniere che aveva preso parte all’arresto di Bohli Kaies, sembra a seguito di presunte minacce: si tratterebbe di una busta recapitata in caserma contenente una lettera ed alcuni proiettili
Poiché l’autopsia non ha rilevato fratture o altri traumi compatibili con la morte – tranne lievi escoriazioni agli arti inferiori e superiori e un’ecchimosi di circa un centimetro e mezzo sullo zigomo, compatibili con la colluttazione con i carabinieri – sarà necessario attendere l’esito degli esami tossicologici (10 giorni) e istologici (40 giorni) per conoscere le reali cause del decesso.
L’autopsia ha quindi escluso una correlazione tra la morte del giovane tunisino e la colluttazione avuta con i militari: tuttavia risulterebbe da alcune indiscrezioni il trasferimento ad altra caserma di un carabiniere che il 5 giugno aveva preso parte all’arresto di Bohli Kaies, sembrerebbe a seguito di presunte minacce. Secondo le stesse indiscrezioni si tratterebbe di una busta recapitata in caserma contenente una lettera ed alcuni proiettili.
Il procuratore capo di Sanremo, Roberto Cavallone, si era recato personalmente a vedere la salma di Bohli Kaies la sera stessa del decesso, insieme al medico legale Francesco Traditi e al capitano dei Carabinieri di Sanremo, Gerardina Corona, constatando l’assenza di segni che potessero spiegare le ragioni del decesso, tranne le ecchimosi e i graffi poi rilevate nel corso dell’esame autoptico del 7 giugno.