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Minacce all’origine del trasferimento di un carabiniere?Aveva preso parte all’arresto di Bohli Kaies

27 giugno 2013 | 04:56
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Minacce all’origine del trasferimento di un carabiniere?Aveva preso parte all’arresto di Bohli Kaies

Risulterebbe da indiscrezioni il trasferimento di un carabiniere che aveva preso parte all’arresto di Bohli Kaies, sembra a seguito di presunte minacce: si tratterebbe di una busta recapitata in caserma contenente una lettera ed alcuni proiettili

Le cause della morte di Bohli Kaies, l’immigrato tunisino di 36 anni, stroncato da un malore il 5 giugno scorso, un’ora e mezzo dopo il suo arresto, non sono state ancora del tutto chiarite. Fermato dai carabinieri di fronte al supermercato Lidl di Riva Ligure, nell’ambito di un’indagine finalizzata a chiarire i contorni di un’attività di spaccio di droga, Bohli Kaies, trovato in possesso di circa un etto di eroina, era stato arrestato dopo una breve colluttazione con i militari, caricato sull’auto di pattuglia , dove si era sentito male. Già incosciente all’arrivo del 118, morirà poco dopo all’ospedale di Sanremo.

Poiché l’autopsia non ha rilevato fratture o altri traumi compatibili con la morte – tranne lievi escoriazioni agli arti inferiori e superiori e un’ecchimosi di circa un centimetro e mezzo sullo zigomo, compatibili con la colluttazione con i carabinieri – sarà necessario attendere l’esito degli esami tossicologici (10 giorni) e istologici (40 giorni) per conoscere le reali cause del decesso.
L’autopsia ha quindi escluso una correlazione tra la morte del giovane tunisino e la colluttazione avuta con i militari: tuttavia risulterebbe da alcune indiscrezioni il trasferimento ad altra caserma di un carabiniere che il 5 giugno aveva preso parte all’arresto di Bohli Kaies, sembrerebbe a seguito di presunte minacce. Secondo le stesse indiscrezioni si tratterebbe di una busta recapitata in caserma contenente una lettera ed alcuni proiettili.

Il procuratore capo di Sanremo, Roberto Cavallone, si era recato personalmente a vedere la salma di Bohli Kaies la sera stessa del decesso, insieme al medico legale Francesco Traditi e al capitano dei Carabinieri di Sanremo, Gerardina Corona, constatando l’assenza di segni che potessero spiegare le ragioni del decesso, tranne le ecchimosi e i graffi poi rilevate nel corso dell’esame autoptico del 7 giugno.