Manifestazione contro l’accorpamento del Tribunale, la protesta tra Sanremo e Ventimiglia

20 giugno 2013 | 11:22
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Manifestazione contro l’accorpamento del Tribunale, la protesta tra Sanremo e Ventimiglia

“E’ illogico che il tribunale accorpante sia ad un terzo della entità di cause iscritte al ruolo rispetto a quello che dovrebbe essere il tribunale accorpato”, afferma il presidente del Comitato Salviamo il Tribunale di Sanremo, Gabriella Colagrande

E’ prevista per venerdì 21 giugno alle 9.30 l’inizio della manifestazione del Comitato Salviamo il Tribunale di Sanremo, indetta per protestare contro l’accorpamento del palazzo di giustizia sanremese con la sede di Imperia. Circa un centinaio di avvocati del Foro di Sanremo, alcuni indossando la maglietta recante il messaggio “Il tribunale di Sanremo è di tutti. Salviamolo!” altri vestiti da sandwich per rappresentare ironicamente il destino di essere accorpati, ovvero “mangiati”.

Il corteo di protesta, partirà da via Anselmi, sede del tribunale, proseguirà sulla pista ciclabile in corso Orazio Raimondo, quindi in via Matteotti e infine davanti alla vecchia stazione: qui due pullman porteranno i manifestanti ad Ospedaletti, con arrivo previsto alle 11, dove saranno ad attenderli il sindaco Eraldo Crespi e altri avvocati. La manifestazione proseguirà con i trasferimenti a Bordighera, per terminare a Ventimiglia.

Il sindaco di Ospedaletti Eraldo Crespi e il primo cittadino di Bordighera, Giacomo Pallanca hanno aderito alla manifestazione: dovrebbe essere prevista anche la presenza del sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato.

“Il messaggio che intendiamo veicolare” – dichiara l’avvocato Gabriella Colagrande, presidente del Comitato Salviamo il Tribunale di Sanremo – “è che non si tratta di un problema di casta, né di ordine professionale ma un problema che riguarda l’intera cittadinanza. Abbiamo specificità sia territoriali che in termini numerici, reputiamo contro la logica che il tribunale accorpante di Imperia sia ad un terzo della entità di cause iscritte al ruolo rispetto a quello che dovrebbe essere il tribunale accorpato”.