Magica serata della OpenOrchestra alla chiesa anglicana di Alassio
Un silenzioso viaggiare durante le esecuzioni; un festoso arrivo ad ogni applauso entusiasta. E poi ripartire con le note per quasi due ore di percorso con Piazzolla, Morricone, Rossini, Albinoni, Reghezza, Bach, Gounod, Mancini, Arlen, Saint-Saens
Poi piano piano il pubblico entrava conquistando tutte le sedie e colorando di volti sorridenti la spartana austera chiesa. Lentamente i musicisti ritrovavano il loro giovanile entusiasmo e la loro gioia di stare insieme: le preziose Cinzia Balestra, Sonia Soprano e Sabina Saguato erano stranamente rilassate, dopo le fatiche organizzative, consapevoli di aver fatto il solito ottimo lavoro.
Sembrava tanto piccola, intima e calda la chiesa Anglicana piena in tutti i posti a sedere. Poi finalmente dopo il tradizionale piccolo ritardo, quasi un simpatico farsi desiderare, Cinzia apriva di fatto il concerto dando la parola al Presidente dell’Associazione OpenOrchestra. Il Maestro Marco Prevosto che, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, illustrava gli scopi e le finalità dell’Associazione; lo seguiva, per un breve saluto, L’assessore allo sport e turismo in rappresentanza del Comune di Alassio che tanto ha fatto per la concretizzazione dell’evento.
E poi la musica che tutto avvolgeva e conquistava: la maestosità diventata intima, le volte austere ora sembravano un caldo abbraccio, le parole scelte e recitate da Cinzia Balestra tra un pezzo e l’altro: tutti in un emblematico viaggio tema del concerto. Un percorso sulle note ricordando due cari amici: Don Andrea gallo e Jacopo Zorzan entrambi giunti alla fine del loro terreno viaggio. Un silenzioso viaggiare durante le esecuzioni; un festoso arrivo ad ogni applauso entusiasta. E poi ripartire con le note per quasi due ore di percorso con Piazzolla, Morricone, Rossini, Albinoni, Reghezza, Bach, Gounod, Mancini, Arlen, Saint-Saens, Joplin. Il direttore Artistico Marco Reghezza, giovane compositore di fama mondiale, accarezzava l’aria con le sue mani dirigendo con quasi coreografica maestria.
Con una finale ovazione finiva il concerto ma non il piacere di aver partecipato; il ritorno con ancora le note ad accompagnarci nel viaggio personale: a presto per altri viaggi con la Openorchestra.