Le origini del dominio genovese nel Ponente

30 giugno 2013 | 05:36
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Le origini del dominio genovese nel Ponente

“Tra il 1199 e il 1200 la Superba fa firmare a Diano, ad Albenga, a Oneglia, Lingueglia, Sanremo e Porto Maurizio delle Convenzioni che ratificano la politica espansionistica genovese nella Liguria Occidentale…”

Il 17 dicembre 1192 Bonifacio del Vasto, marchese di Clavesana, stringe con i consoli genovesi un trattato che apparentemente consolida il suo potere nel Ponente ligure, ma che in realtà assegna a Genova un ruolo egemone e sempre più rilevante. Il marchese promette di proteggere i cittadini genovesi in tutta la sua marca e di operare quindi nell’interesse della Superba: il marchese si impegna a far rispettare dalle sue terre, Albenga, Cervo, Diano, Porto Maurizio e Taggia, i patti stipulati con Genova, accordi, peraltro, dettati direttamente da quest’ultima. Genova si riserva di intervenire a punire le genti rivierasche riluttanti ad accettare tale intesa (e soprattutto a pagare tributi ai genovesi), significando di farlo nell’esclusivo interesse del marchese. E non solo: Genova, nello stesso tempo, offre al Ponente la propria protezione contro gli abusi di quel marchese con il quale si è appena alleata. Con questo cinico voltafaccia Genova, sulla punta delle sue armi, fa firmare alle comunità locali un accordo capestro per evitare la restaurazione del potere del marchese.

Tra il 1199 e il 1200 la Superba fa firmare a Diano, ad Albenga, a Oneglia, Lingueglia, Sanremo e Porto Maurizio delle Convenzioni che ratificano la politica espansionistica genovese nella Liguria Occidentale. Se in un primo momento Genova pensa di servirsi del marchese per tenere a bada la Riviera, successivamente, di fronte all’indomita reazione di Ventimiglia, che non intende sottostare ai diktat genovesi, decreta il blocco commerciale contro la città intemelia, imponendo agli altri comuni della Riviera di muoverle guerra. I cittadini di Ventimiglia sono definiti figli del demonio. Si tratta di una prova durissima, alla fine della quale i ventimigliesi soccombono. Qualche secolo più tardi è Sanremo ad alzare la bandiera della libertà contro il fiscalismo genovese, ma ormai si annuncia di lì a poco la
travolgente discesa in campo delle armate di Napoleone, che fanno del Ponente un dipartimento francese.

Pierluigi Casalino