Le Acli provinciali Imperia: “Salviamo la linea ferroviaria Ventimiglia-Cuneo-Nizza”

Le Acli Provinciali di Imperia si oppongono con fermezza all’ipotesi di ridimensionamento o della chiusura della Ferrovia Cuneo-Nizza.

“Si tratta di un’ipotesi inaccettabile – dicono i dirigenti dell’associazione, in quanto renderebbe vano tutto il lavoro pazientemente svolto (da quando la tratta fu ripristinata, nel 1979) dagli abitanti, dagli operatori e dalle imprese della valle, di Limone Piemonte, della Riviera dei fiori e della Cote d’Azur, che, potendo contare sulla ferrovia, hanno fatto degli investimenti in vari ambiti, e particolarmente in quello turistico”.
Le Acli sottolineano poi che, in merito al presunto insoddisfacente utilizzo della tratta, in tempi di crisi, è opportuno andare un po’ oltre il singolo calcolo numerico e pensare al futuro con spirito di iniziativa e fiducia, per cercare ulteriori, nuove possibilità di sviluppo nell’intera area e per lo sfruttamento, a fini turistici, di una tratta che è un vero gioiello di ingegneria ferroviaria, inserito in un paesaggio unico ed affascinante.
“La chiusura del collegamento – proseguono le Acli – rappresenterebbe un ritorno al passato e all’isolamento territoriale di un’area montana, che diversamente non potrebbe essere agevolmente raggiunta con altri tipi di trasporto pubblico: basti pensare all’uso dei bus, con tempi di percorrenza molto più lunghi, evidenti difficoltà ad effettuare i viaggi in inverno e considerevoli problematiche di assorbimento del traffico nel tunnel di Tenda”.

Si e pienamente convinti dell’importanza del collegamento per l’economia locale, le Acli Provinciali di imperia e Cuneo ribadiscono che la soppressione del collegamento rappresenterebbe l’inizio di un inarrestabile e irresponsabile processo di recessione, gravissimo per tutta l’area.
Presso gli uffici delle Acli sono disponibili i moduli per la raccolta delle firme per il rilancio della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza.
Iniziativa nata per portare la voce degli abitanti delle zone interessate a Trenitalia, alla Regione Piemonte. alla Regione Liguria, allo Stato Italiano e allo Stato Francese per imporre un rifiuto netto alla chiusura o al ridimensionamento della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza.