Intervista a Steve Guerdat, oro alle Olimpiadi di Londra, in gara al Solaro di Sanremo

16 giugno 2013 | 07:11
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Intervista a Steve Guerdat, oro alle Olimpiadi di Londra, in gara al Solaro di Sanremo

Con Nino De Buissonnetts, cavallo che gli ha permesso di raggiungere il gradino più alto del podio londinese, è il favorito del Gran Premio che si svolge intorno alle 16

Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra, lo svizzero Steve Guerdat è il top fra i cavalieri presenti al Solaro di Sanremo dove si conclude oggi il Concorso internazionale di salto a ostacoli. E Guerdat, che presenterà il suo cavallo migliore, Nino De Buissonnetts, quello che gli ha permesso di raggiungere il gradino più alto del podio londinese, è il favorito del Gran Premio che si svolge intorno alle 16.
Bel fisico e bel ragazzo, Steve, trentuno anni compiuti il 10 giugno, è alto 183 centimetri. Nato a Bassecourt ha casa a Herrliberg (Zurigo). Ha vinto numerosi concorsi in tutto il mondo, è stato campione d’Europa e bronzo alle Olimpiadi di Pechino nella competizione a squadre.
<Vengo spesso in Italia – racconta -. Ho disputato concorsi a Verona, San Patrignano, Pisa, Pinerolo, Milano, Torino>.
Figlio d’arte ha cominciato seguendo la passione dei genitori. <A tre o quattro anni – racconta – ero già a cavallo. Mio padre e mia madre cavalcavano. E non ho più smesso>.
-Altri hobby? <Amo il tennis. Gioco in modo amatoriale. E amo molto anche le moto. A Sanremo ho portato con me una Honda. Non ho tempo per dedicarmi ad altro>.
– Cm’è la sua giornata tipo quando non è impegnato in gare?
<Comincio alle sette, sette ore e mezzo del mattino. E continuo fino alle 15 o 16 del pomeriggio.Mi fermo soltanto per una quarantina di minuti a mezzogiorno per mangiare qualcosa>.
– Cosa ha provato quando ha vinto l’Olimpiade?
<Un momento speciale. Ma già prima della vittoria. Certo, il momento del successo è stato l’apice. E comunque qualcosa di differente, di diverso rispetto ad altre vittorie>.
– Come è cambiata a sua vita? <Una cosa sola. Ci si aspetta che io vinca sempre ma non sempre è possibile. Dipende dai cavalli>.
– Lei ha 31 anni. E’ già un grandissimo nonostante la giovane età. Migliorerà ancora? <Me lo auguro. Spero di migliorare ancora. Tutti i giorni lavoro anche per questo. Quest sport, però, non è come il tennis, il football e altro dove i risultati possono essere in parte previsti. Nell’equitazione ci sono tantissime variabili, può succedere di tutto ed è importante il cavallo>.
– A proposito, Nino de Buissonnets è sicuramente un fuoriclasse.
<Ha dodici anni, è ancora giovane. E può migliorare ancora. Da due anni sta facendo grandi risultati>.
– Visitato Sanremo? <Non ho avuto ancora tempo. Ma questo di Sanremo è un superconcorso. ll terreno è magnifico,l’organizzazione è super, e la gente è gentile. Tutto molto professionale. E’ la prima volta che vengo a Sanremo. Spero di ritornare>
La settimana prossima Steve sarà a Rotterdam, quindi ad Aix en Chapelle, Aachen, Austria, Svezia, tanto per restare ai concorsi più vicini nel tempo.