Comitato Cascine Lunaire |
Politica
/
Sanremo e dintorni
/
Taggia
/

Conferenza per la proroga dell’autorizzazione dell’impianto di compostaggio rifiuti di Valle Armea

14 giugno 2013 | 20:57
Share0
Conferenza  per la proroga dell’autorizzazione dell’impianto di compostaggio rifiuti di Valle Armea

L’attività della Beusi Srl è da due anni oggetto di contestazione da parte di circa 70 cittadini residenti nella zona, i quali lamentano l’eccessiva emissione di polveri e miasmi nonché l’insopportabile rumore provocato dalle macchine tritarifiuti

Nella giornata di giovedi 13 giugno si è tenuta presso la Provincia d’Imperia la conferenza di servizi per la proroga dell’autorizzazione relativa all’impianto di compostaggio della Ditta Beusi s.r.l., sito in Valle Armea, a fianco delle nuovi Carceri e proprio sotto il borgo antico di Bussana Vecchia.

L’attività della Beusi s.r.l. è da circa due anni oggetto di contestazione da parte di circa 70 cittadini residenti nella zona, i quali lamentano l’eccessiva emissione di polveri e miasmi nonché l’insopportabile rumore provocato dalle macchine tritarifiuti e dal continuo via vai di mezzi pesanti.

Un anno fa alcuni cumuli di materiale putrescente erano anche andati incontro ad un fenomeno di autocombustione, con conseguente emissione di fumi tossici ai quali hanno fatto seguito denunce di malesseri ed intossicazioni da parte degli abitanti, ivi compresi alcuni militi della polizia penitenziaria che operano nel vicino carcere ed alcuni detenuti.

I residenti della zona hanno pertanto deciso di costituire il Comitato Spontaneo Cascine Lunaire per denunciare come il loro diritto alla salute e, più in generale, la loro tranquillità di cittadini e lavoratori sia stata deteriorata a causa dell’attività dell’impianto di compostaggio.

In virtù della pluriennale attività di sensibilizzazione della collettività sui problemi ambientali che affliggono la zona di Valle Armea portata avanti dal Comitato, per la prima volta la Provincia d’Imperia ha deciso di aprire le proprie porte ad un organizzazione popolare, abbracciando quello che da sempre è il pensiero del Comitato, ovvero che nelle questioni ambientali deve essere data voce non solo agli operatori ma anche ai cittadini che abitano nelle zone limitrofe, in quanto le loro esistenze vengono direttamente influenzate dalle attività industriali.

Alla conferenza dei servizi di ieri hanno preso parte, oltre ai funzionari dell’amministrazione provinciale ed esponenti dell’ASL e dell’ARPAL, una delegazione di otto membri del Comitato Spontaneo Cascine Lunaire, accompagnata dal legale di fiducia Matteo Andracco del Foro di Sanremo.

Sono stati spiegati i vari inconvenienti ingenerati dall’attività della Ditta Beusi, che provocano gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini residenti ed hanno un’influenza negativa su alcune attività imprenditoriali site nella zona (coltivazioni floricole ed ospitalità rurale- agrituristica).

Il Comitato ha auspicato maggiori controlli sulle emissioni e l’imposizione, da parte della Provincia, di prescrizioni tecniche più
stringenti alla ditta che gestisce l’impianto di compostaggio al fine di migliorare la qualità di vita dei residenti.

Il legale Matteo Andracco ha chiesto ai funzionari della Provincia un’ulteriore proroga per permettere al Comitato Spontaneo Cascine Lunaire di poter consultare un tecnico di fiducia e formulare una controproposta in merito a prescrizioni tecniche più efficaci da imporre alla Ditta Beusi al fine di ridurre le emissioni tossiche ed il conseguente dannoso disagio ai residenti e lavoratori operanti sul posto.

La conferenza di servizi ha accolto tale richiesta ed ha aggiornato la sessione tra 30 giorni, permettendo così di instaurare un contraddittorio tra i soggetti interessati anche sul piano strettamente tecnico.

Il comitato auspica che la Provincia tenga in debito conto le esigenze di chi abita e opera nella zona, provvedendo alla tutela della salute pubblica, così garantendo la salvaguardia di un bene primario, costituzionalmente garantito, la cui tutela deve necessariamente essere privilegiata rispetto agli interessi economici che non devono prescinderne".