Casinò, siglato l’accordo ponte, oggi assemblea generale e venerdì l’incognita del referendum

12 giugno 2013 | 06:01
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Casinò, siglato l’accordo ponte, oggi assemblea generale e venerdì l’incognita del referendum

Le trattative sono state laboriose anche in dirittura d’arrivo per cercare di minimizzare l’impatto della riduzione delle retribuzioni: l’elemento più significativo è stato l’inserimento alla rinuncia del 75% della quattordicesima mensilità

L’ipotesi di accordo salva-casinò è stata firmata ieri in tarda serata dalle quattro sigle sindacali Cgil, Fisascat-Cisl, Ulicom ee Ugl-Terziario, escluso lo Snalc-Cisal. Nonostante la bozza fosse quasi completa, le trattative tra cda dell’azienda e organizzazioni sindacali sono state laboriose anche in dirittura di arrivo per cercare di minimizzare l’impatto della riduzione delle retribuzioni: l’elemento più significativo è stato l’inserimento alla rinuncia del 75% della quattordicesima mensilità, per consentire di abbattere il costo del personale al 16,5% invece del 21-22% e per evidenziare il meno possibile la riduzione in busta paga.

L’accordo prevede un taglio dell’orario settimanale da 35 a 28 ore; l’esodo di 9-10 dipendenti che permetterebbe all’azienda di risparmiare 500mila euro in 6 mesi e un milione in un anno; il congelamento del 50 per cento della quattordicesima (700mila euro di risparmi) e il taglio di numerose indennità, tra cui quella sulla pulizia del vestiario, ciascuna delle quali comporterà un risparmio di 50-60mila euro all’anno. Da segnalare, la rinuncia al pagamento di tre giorni di ferie per circa 200mila euro.
Contestualmente alla firma dell’accordo, che dovrebbe scongiurare il ricorso ai licenziamenti collettivi, saranno attivate le procedure per l’ottenimento del contratto di solidarietà Ministeriale.
L’accordo, che nel complesso risulta più pesante del precedente, già respinto dai lavoratori nel corso del referendum del 19 aprile scorso, sarà illustrato oggi dalle 13 alle 16 a tutti i dipendenti del Casinò.

Infine, la bozza sarà sottoposta ai dipendenti mediante un referendum che dovrebbe svolgersi nella giornata di venerdì, ed il cui esito si teme possa essere negativo. Molti dipendenti non vedono questo accordo migliorativo ai fini della messa in sicurezza dell’azienda, per questa ragione il risultato del referendum non è affatto scontato. Tuttavia, a differenza del primo referendum del 19 aprile, nel caso in cui i lavoratori della Casinò Spa respingessero anche questo accordo, la vertenza si sposterebbe alla Direzione Provinciale del Lavoro.