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Casinò, risultato del referendum: la posizione di Massimo Scialanca (Fisascat-Cisl)

17 giugno 2013 | 05:46
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Casinò, risultato del referendum: la posizione di Massimo Scialanca (Fisascat-Cisl)

“Dal tavolo della trattativa non ci si alza , si sta fino alla fine cercando di fare il massimo possibile per tutelare i lavoratori”, scrive Massimo Scialanca

Come ben sapete e non e’ il segreto di pulcinella, ho avuto momenti difficili proprio a causa di questa trattativa ma non ho voluto rilasciare nessuna dichiarazione proprio per non distogliere gli sguardi da una vertenza cosi complicata e difficile ma credo sia il caso , dato che sono stato chiamato in causa piu’ volte di dire anche la mia a riguardo.

Leggo con rammarico che nonostante le varie discussioni e verifiche sulle percentuali di taglio che purtroppo dovranno essere fatte sulle retribuzioni dei dipendenti della casa da gioco, lo Snalc continua nuovamente a dare dati non corretti: ho detto più volte allo stesso Snalc di farsi fare le proiezione delle buste paga come abbiamo fatto noi tramite i nostri uffici amministrativi e lo stesso ufficio paghe della casa da gioco e portare i risultati in assemblea ma nonostante il mio invito ad oggi continuano a portare dati aleatori e inutili, sono personalmente allibito che si continui a parlare di retribuzioni ma che dovrebbero passano in secondo piano quando cosa importantissima di questo accordo è la revoca di 123 licenziamenti e che credo basterebbero a dire tutto.
Con grande senso di responsabilità sia della mia organizzazione sindacale che le altre firmatarie dell’accordo, avevamo deciso di non fare comunicati stampa di nessun genere proprio per dare la possibilità ai lavoratori di decidere in piena serenità: abbiamo fatto il sindacato come dovrebbe essere fatto, organizzando direttivi interni all’azienda e assemblee unitarie aperte a tutti i lavoratori dando, a differenza di qualcuno, ampio spazio al dibattito come dovrebbe essere in una democrazia, nonostante contestualmente ci fosse una diffusione costante sugli organi di stampa, di messaggi di ogni genere contro il lavoro che le mia e le altre organizzazioni stavano facendo in quel momento, trovo paradossale che chi poteva contribuire a dare un apporto alla trattativa, abbia deciso di andare via dal tavolo e poi aspettare la firma dell’accordo per contestarlo in tutti i modi, la prima cosa che mi hanno insegnato che dal tavolo della trattativa non ci si alza , si sta fino alla fine cercando di fare il massimo possibile per tutelare i lavoratori, ma andarsene a metà della trattativa senza aver portato soluzioni diverse e poi criticare il lavoro fatto da chi in quel momento stava veramente lavorando credo sia una cosa legittima ma meschina.
Trovo ancora più meschino il fatto che si dia merito alla vittoria dei favorevoli se cosi si vuole dire perche’ qui non ha vinto nessuno, a causa della paura di molti di perdere il posto di lavoro, credo sia anche vero, non dico il contrario, ma perché non si e’ detto che forse tra molti di quelli che hanno votato il no era perche’ non credevano veramente ai licenziamenti? Io trovo che questa sia una cosa ancora piu’ grave ed e’ ancora piu’ grave la irresponsabilita’ di chi ha volutamente messo in giro queste voci.
Il nostro lavoro non e’ finito anzi e’ iniziato con questo accordo, abbiamo ancora tantissime carte da giocare, lo stesso accordo ci da la possibilita’ di rivedere in qualsiasi momento i tagli fatti al fine di rimodularli e restituire gli stessi hai lavoratori e noi insieme hai colleghi di Cgil Uil e Ugl saremo a brevissimo di nuovo al tavolo per ridiscutere alcuni punti e invito tutti noi compresi a fare un passo indietro e non offendere l’intelligenza dei lavoratori del casino perche’ l’accordo sono in grado di leggerselo da soli non hanno bisogno di una traduzione di parte.

Massimiliano Scialanca
Fisascat-Cisl