Casinò, oggi il referendum. Moroni: “Confusione sull’accordo, clima di terrorismo”
E’ quanto dichiarato da Massimiliano Moroni, consigliere comunale di maggioranza e dipendente della casa da gioco. “Credo che da una tale confusione i lavoratori escano massacrati e i sindacati sconfessati” – ha rincarato Moroni – “anche l’accordo precedente parlava di una riduzione della retribuzione dichiarata che poi, calcoli alla mano, si è rivelata doppia. Stando così le cose è inevitabile pensare che qualcuno voglia un clima di voto dettato da una sorta di terrorismo”.
“Se la riduzione complessiva dovesse essere prospettata dallo Snalc” – ancora Moroni – “rischiamo il paradosso di avere dipendenti del casinò che guadagnano meno dei terziarizzati”.
“Vorrei sottolineare che il problema non è solo rappresentato da quanto ci tolgono, ma da fatto che i responsabili dello stato in cui ora si trova il Casinò ci fanno pagare un conto salatissimo. I veri colpevoli della mala gestione passata e degli sperperi non pagano mai”