Casinò, firma rinviata a martedì, incertezza sul risultato del referendum

7 giugno 2013 | 18:19
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Casinò, firma rinviata a martedì, incertezza sul risultato del referendum

Tecnicamente, sarebbe sufficiente la sottoscrizione di una sola sigla sindacale. Molti dipendenti non vedono questo accordo migliorativo ai fini della messa in sicurezza dell’azienda, per questa ragione il risultato del referendum non è affatto scontato

La firma della bozza di accordo salva-casinò è stata rinviata a martedì 11 giugno alle 16. Non è stato sufficiente il vertice di oggi tra consiglio di amministrazione del Casinò e sigle sindacali per apporre una firma sull’ipotesi di accordo che era stata quasi delineata nell’incontro di oltre otto ore di mercoledì scorso.

Nel corso della riunione di mercoledì erano stati limati alcuni passaggi secondari dell’accordo, che prevede, tra l’altro, l’esodo di 9-10 dipendenti che permetterebbe all’azienda di risparmiare 500mila euro in 6 mesi e un milione in un anno; previsto anche un taglio dell’orario di lavoro settimanale, da 35 a 28 ore.

C’è, poi, il congelamento del 50 per cento della quattordicesima (700mila euro di risparmi) e il taglio di numerose indennità, tra cui quella sulla pulizia del vestiario, ciascuna delle quali comporterà un risparmio di 50-60mila euro all’anno. Da segnalare, in ultimo, la rinuncia al pagamento di tre giorni di ferie per circa 200mila euro.
Lunedì mattina ciascuna sigla sindacale riunirà un proprio direttivo in cui sottoporrà leggere la bozza di accordo ai lavoratori. Tecnicamente, sarebbe sufficiente la sottoscrizione di una sola sigla sindacale delle quattro che ancora partecipano alle trattative, Cgil, Fisascat-Cisl. Ugl-Terziario e Uilcom per poter indire un referendum tra i lavoratori.
Il passo successivo alla firma sarà un’assemblea generale del personale, indetta per mercoledì 12 giugno dalle 13 alle 16, a cui parteciperanno tutte le sigle sindacali coinvolte.

Infine, la bozza sarà sottoposta ai dipendenti mediante un referendum che dovrebbe svolgersi nella giornata di venerdì, ed il cui esito si teme possa essere negativo. Molti dipendenti non vedono questo accordo migliorativo ai fini della messa in sicurezza dell’azienda, per questa ragione il risultato del referendum non è affatto scontato. Tuttavia, a differenza del primo referendum del 19 aprile, nel caso in cui i lavoratori della Casinò Spa respingessero anche questo accordo, la vertenza si sposterebbe alla Direzione Provinciale del Lavoro.