Casinò di Sanremo, al centro di polemiche le dinamiche di gestione costi del servizio ristorante-bar

6 giugno 2013 | 09:27
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Casinò di Sanremo, al centro di polemiche le dinamiche di gestione costi del servizio ristorante-bar

Un quadro di politiche aziendali considerato da alcuni non sufficientemente rigoroso sul piano della produttività, dell’efficienza e del contenimento costi, a partire dall’aumento del 26% del plafond a favore dell’impresa che gestisce il ristorante bar

Sono fonte di perplessità tra i lavoratori della casa da gioco sanremese alcune scelte della Casinò Spa legate alle gestione costi del servizio ristorante bar, affidato da novembre 2012 alla società Mcd Mastria Srl.

La Casinò Spa aveva stabilito a novembre 2012 in 1 milione e 500 mila euro l’ammontare da corrispondere alla Mastria Srl per l’erogazione dei servizi di ristorazione, tra i quali era previsto anche il servizio ai tavoli da gioco, competenza svolta fino a quel momento dai 9 valletti in forza alla Casinò Spa, peraltro mai espletato dall’azienda che si era aggiudicata l’appalto per la ristorazione, verosimilmente in ragione del fatto che il contratto non specificava nei dettagli il tipo di servizio richiesto dalla Casinò Spa.

Nel frattempo i 9 valletti , dichiarati tra gli esuberi, sono spostati ad espletare altri servizi, come portieri, al controllo tessere, in settori in cui la stessa società ha dichiarato gli esuberi. Dopo questo spostamento la Casinò Spa eleva il plafond a favore di Mastria Srl da 1 milione e 500 mila euro a 1 milione e 900 mila euro, e contestualmente riporta l’allocazione minima di personale richiesta per il servizio ai tavoli da gioco, distinta per giorno della settimana, sala e turno, specificando che il servizio dovrà essere disposto a partire da lunedì 3 giugno:

Dal lunedì al giovedì
– sala slot, 1 al pomeriggio, 1 alla sera,
– sala giochi tradizionali, 1 al pomeriggio, 2 alla sera

Dal venerdì alla domenica ed in occasione di eventi e manifestazioni,
– sala slot 1 pomeriggio, 2 alla sera,
– sala giochi tradizionali 1 al pomeriggio, 3 alla sera

I 400 mila euro annui in più corrisposti a Mastria Srl, che rappresentano un aumento del 26%, sembrerebbero legati all’erogazione di questo servizio di personale fisso ai tavoli, che però sarebbe stato espletato dala Casinò Spa soltanto 6 mesi dopo l’inizio della nuova gestione dei ristoranti, e per il quale Mastria Srl dovrebbe disporre di 7 persone.

Le perplessità di dipendenti e sigle sindacali discendono dal fatto che da una parte il cda dell’azienda dichiara gli esuberi, dall’altra sembrerebbe mettere l’appaltatore del servizio ristorante bar nella condizione di dover fare nuove assunzioni, particolare quest’ultimo percepito in contrasto con la procedura dei licenziamenti.

A questo si aggiunge la sospensione del mini-ristorante di sala denominato Food Corner, originariamente compreso tra i servizi da erogare da parte dell’azienda appaltatrice. nel corso degli ultimi mesi, verificato che la clientela del casinò non sembra gradire questo tipo di ristorazione rispetto al Roof Garden, la Casinò Spa ne concorda la sospensione, mettendo Mastria Srl nella condizione di erogare meno servizi, scelta peraltro inevitabile accertato che il Food Corner non incontrava il favore della clientela.

Riassumendo, l’aumento del plafond erogato dalla Casinò Spa alla ditta appaltatrice del servizio di ristorazione da 1 milione e 500 mila euro a 1 milione e 900 mila euro, correlato con lo spostamento dei 9 valletti e la successiva richiesta alla Mastria Srl di garantire da 6 a 7 persone per il servizio ai tavoli, la mancata erogazione di questo servizio ed infine la rimozione del mini-ristorante di sala Food Corner configurano un quadro di politiche aziendali considerato da alcuni non sufficientemente rigoroso sul piano della produttività, dell’efficienza e del contenimento costi.

Non si escluderebbe la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti da parte di organismi legati al casa da gioco sanremese.