Approvato in Consiglio Comunale a Sanremo l’ordine del giorno contro la soppressione del Tribunale
Il sindaco e la giunta comunale si impegnano ad intervenire, anche di concerto con l’ordine degli avvocati, categorie professionali ed enti locali, nei confronti di Governo e Ministero della Giustizia, affinché il Tribunale di Sanremo non sia soppresso
Nell’ordine del giorno è specificato che Tribunale di Sanremo ha un’estensione territoriale di 644 Kmq, con un numero di abitanti considerevole, pari a 147.105 e, soprattutto, ha un carico di lavoro che alla data del 31 dicembre 2010 vedeva pendenti 4.610 procedimenti penali e 7.568 cause civili. “A ciò deve aggiungersi la specificità derivante dalla collocazione in un’area di frontiera” – si sottolinea nel documento – “dove deve essere svolta una costante azione di prevenzione e di contrasto della criminalità organizzata e di tutela della legalità. Tali considerazioni denotano, in modo inequivocabile, l’importanza del Tribunale di Sanremo che possiede altresì il secondo carcere più importante della Liguria realizzato da non molto tempo”.
Si prosegue evidenziando come la chiusura del Tribunale di Sanremo ed il trasferimento di tutti i procedimenti presso il Tribunale di Imperia comporterebbe un appesantimento degli Uffici Giudiziari, “dal momento che la razionalizzazione dei servizi richiede sforzi organizzativi che, per l’attuale carenza di risorse economiche e di personale, rischiano di rimanere sulla carta, provocando un serio aggravio dei procedimenti a carico del Tribunale di Imperia con conseguente allungamento dei tempi di discussione delle cause e disservizi per gli utenti. In particolare, del disagio per i cittadini – oltre 147.000 appartenenti al circondario di Sanremo – che potenzialmente potrebbero dover ricorrere al Tribunale di Imperia in qualità di parti o di testimoni”.
“Ne consegue che detto Tribunale è il vero Tribunale della Provincia di Imperia” – conclude il testo contro l’accorpamento del tribunale – “posto che la norma nell’andare a garantire almeno un tribunale per provincia solo da un punto di vista letterale intendeva far coincidere la presenza del tribunale nel Capoluogo di provincia. In realtà secondo un’interpretazione di assoluta ragionevolezza tale norma intendeva preservare quel tribunale che all’interno del territorio provinciale avesse il maggior carico di lavoro e si trovasse localizzato in quel territorio in cui la popolazione, l’economia circostante ed in sintesi il contesto nel suo complesso ne richiedesse il mantenimento”.