Appalto rifiuti Tradeco, a rischio i posti di lavoro di 12 dipendenti della cooperativa Ottagono

11 giugno 2013 | 07:58
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Appalto rifiuti Tradeco, a rischio i posti di lavoro di 12 dipendenti della cooperativa Ottagono
Appalto rifiuti Tradeco, a rischio i posti di lavoro di 12 dipendenti della cooperativa Ottagono
Appalto rifiuti Tradeco, a rischio i posti di lavoro di 12 dipendenti della cooperativa Ottagono
Appalto rifiuti Tradeco, a rischio i posti di lavoro di 12 dipendenti della cooperativa Ottagono

Elena Prospato,portavoce della cooperativa sociale Ottagono: “Rischia di scatenarsi una guerra tra poveri, anche perché adesso si cercano scusanti come il fatto che noi siamo una cooperativa sociale e una parte di noi è definita soggetto debole”

Proseguono le controversie legate all’appalto rifiuti di 35 comuni del comprensorio Imperiese. Risalgono alla settimana scorsa le proteste che i dipendenti delle ditte Ecoimperia, Aimeri Ambiente, Docs Lanterna, Dolmen e Ottagono – le ditte che hanno gestito finora la raccolta rifiuti – hanno organizzato davanti al Comune di Imperia poiché non si sentivano sufficientemente garantiti dalle modalità di subentro della ditta vincitrice dell’appalto, la Tra.de.co. di Altamura. Secondo l’appalto infatti, tutti i dipendenti delle ditte finora operanti dovrebbero essere riassorbiti dalla Tra.de.co.

Tuttavia, i posti di lavoro di 12 dipendenti della cooperativa sociale Ottagono di San Lorenzo al Mare sembrerebbero in pericolo per una serie di circostanze legate ad una modifica in corsa del bando. “Quando è stato realizzato il bando specificava un numero di 140 dipendenti da riassorbire” – spiega l’avvocato Sandro Lombardi, che difende gli interessi dei lavoratori della Ottagono – “per una dimenticanza non sono stati inseriti nel capitolato d’appalto 20 dipendenti della zona di Diano Marina, quindi a bando non ancora chiuso il capitolato che è stato successivamente modificato e integrato”.

“Secondo il Comune di Imperia le condizioni dell’appalto con 20 unità in più rispetto al bando iniziale sono ugualmente vantaggiose, ma cosa ne penserà la Tra.de.co?” – aggiunge l’avvocato Lombardi – “circolano incessantemente voci secondo cui la totalità o una parte dei dipendenti della Ottagono saranno sacrificati. Poiché 10 della cooperativa sociale Ottagono appartengono a categorie con problematiche di salute, che comunque non impediscono loro di espletare il lavoro, ho chiesto alla Tra.de.co. chiarezza sull’argomento e mi è stato risposto che l’azienda non ha convenzioni con l’Asl”.

Le lettere di licenziamento per i dipendenti della Ottagono sono già partite: come contromisura sono state già inviate le missive per impugnare il licenziamento. “Se la situazione non dovesse risolversi” – spiega l’avvocato Lombardi – “saremmo costretti ad iniziare delle cause di lavoro”.

Elena Prospato, portavoce della cooperativa sociale Ottagono, aggiunge: “Rischia di scatenarsi una guerra tra poveri, anche perché adesso si cercano le scusanti come il fatto che noi siamo una cooperativa sociale e una parte di noi è definita soggetto debole. Vorremmo sapere, dato che sono dieci anni che facciamo questo lavoro e nessuno si è mai lamentato come mai adesso che cambia la ditta e il nome della ditta noi non dovremmo entrare a far parte di tutto questo. Abbiamo mandato lettere ai Comuni ma nessuno si è degnato di risponderci”.

VIDEOINTERVISTA AI DIPENDENTI DELLA COOPERATIVA OTTAGONO

Fotoservizio di Ale dV