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Andrea Fabac (Laboratorio per Imperia): riflessioni post voto del 26/27 maggio e 9/10 giugno 2013

12 giugno 2013 | 16:41
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Andrea Fabac (Laboratorio per Imperia): riflessioni post voto del 26/27 maggio e 9/10 giugno 2013

“Mi auguro che si inizi a smorzare molto il tono tra “fazioni”, tra “cacelotti” e “ciantafurche”, tra “portorini” e “onegliesi”, e che si inizi a dialogare su cose concrete, sui problemi della città e si pensi ad ascoltare di più la città”

A distanza di qualche giorno, mi permetto di fare una mia personale analisi del voto Imperiese.
Il 26 e 27 maggio ad Imperia i voti validi sono stati 21847, di cui 10232 per Carlo Capacci e 6163 per Erminio Annoni. Il 9 e 10 giugno i voti validi sono stati 17350, di cui 13210 per Carlo Capacci e 4140 per Erminio Annoni. La prima cosa che si nota ovviamente è una flessione sui voti validi, cioè 4497 voti in meno. La seconda cosa che si nota è che Capacci rispetto al primo turno è cresciuto di 2978 voti e Annoni ha perduto 2023 voti.

Questo dove ci porta? A mio parere, a prendere atto che una fetta degli elettori di Annoni hanno deciso di non votare e che una parte degli elettori che prima non avevano votato Capacci hanno deciso di farlo.
Fatte queste premesse, credo che sia opportuno e soprattutto utile, fare una riflessione sul perché di certe variazioni senza andare a cercare scuse sull’astensionismo, che non possono essere prese a parafulmine, anche perché se dai voti validi del primo turno andiamo a togliere i voti presi dagli altri tre candidati, i voti validi tra Capacci e Annoni sarebbero stati 16395, quindi si potrebbe ipotizzare che al ballottaggio ci sarebbero stati 955 voti validi in più rispetto al primo turno.
In ogni caso tutti questi numeri li lascio a chi piace giocare con loro e trovare delle giustificazioni. Ora bisogna rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare sul serio. Tutto quello che è passato oramai è passato, lo dice la parola stessa. La città non è un’azienda dove io rilevo il 100% delle quote e mi accollo quindi oneri e onori. Se qualcuno ha sbagliato prima, ci penserà l’autorità competente a giudicare, invece per quanto riguarda la città, ci ha già pensato il voto a decretare chi dovrà essere il futuro per i prossimi cinque anni.
Mi auguro che si inizi a smorzare molto il tono tra “fazioni”, tra “cacelotti” e “ciantafurche”, tra “portorini” e “onegliesi”, e che si inizi a dialogare su cose concrete, sui problemi della città e si pensi ad ascoltare di più la città. Non serve avere una bella macchina se poi non abbiamo tutti gli interni e la benzina per farla andare. Coinvolgiamo di più i cittadini, ascoltiamo tutti i gruppi spontanei che oramai ci sono e sono delle realtà ben consolidate sul territorio.
Ascoltare, confrontarsi ed essere costruttivi, questo vuole Imperia e questo noi dobbiamo dare e soprattutto pretendere.
Auguro a Carlo, ai futuri Assessori e ai 32 Consiglieri un grande in bocca al lupo e fate volare la nostra città.

Andrea Fabac
Laboratorio per Imperia