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A San Lorenzo al Mare concerto di solidarietà della band “I Nuovi Solidi” per i bambini bielorussi

25 giugno 2013 | 13:03
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A San Lorenzo al Mare concerto di solidarietà della band “I Nuovi Solidi” per i bambini bielorussi
A San Lorenzo al Mare concerto di solidarietà della band “I Nuovi Solidi” per i bambini bielorussi
A San Lorenzo al Mare concerto di solidarietà della band “I Nuovi Solidi” per i bambini bielorussi

San Lorenzo al Mare ha accolto questi bambini (tutti abbastanza piccoli, dai 7 ai 9 anni) con grande calore ed affetto, cercando di farli sentire il più possibile a casa, anche se erano lontani oltre 2000 chilometri dalle loro famiglie

 A circa un mese dalla partenza del gruppo di 19 bambini bielorussi, che sono stati in soggiorno terapeutico per sei settimane a San Lorenzo al mare e dintorni, ricominciano gli appuntamenti di beneficenza a favore di questo progetto già in vista del prossimo anno, quando i bambini torneranno in Italia.

Giovedì 27 giugno, a San Lorenzo al mare, alle ore 21.00 nel campetto delle feste, la tribute band “Nuovi Solidi”, con grande disponibilità e sensibilità regalerà un concerto con le più belle canzoni di Lucio Battisti, proprio con lo scopo di raccogliere fondi per consentire a questi bimbi di tornare in Italia e proseguire questa importante esperienza.

I Nuovi Solidi  nascono nel 2004 da un’idea Bruno Balbo per creare una band con la quale suonare i più grandi successi della musica italiana degli anni ’60 – ’70. Dal 2004 ad oggi, la band ha visto passare al suo interno una serie di musicisti, che ne hanno determinato, nel tempo, vari cambiamenti stilistici, sempre comunque ispirati, dalle grandi canzoni della coppia Mogol-Battisti. Nelle formazioni più recenti i Nuovi Solidi diventano Tribute Band di Lucio Battisti, creando un repertorio con i suoi più grandi successi, suonati cercando di rispettarne il più possibile gli arrangiamenti originali scelta per la quale, sicuramente, la band viene largamente apprezzata.

Il progetto "Abbiamo un Sogno", è invece partito sperimentalmente un anno fa.
Irina, Karina, Ivan, Vlad, Lisa … sono i nomi di alcuni dei 19 bambini che sono arrivati a fine aprile a San Lorenzo al mare, vivendo ciascuno in una diversa famiglia italiana fino a giugno. Nel corso di queste settimane oltre ad andare a scuola (con maestre bielorusse), tutti i bambini hanno partecipato ad numerose attività ricreative e salutari: nuoto, ginnastica, escursioni, visite all’acquario di Genova, alla bibioteca di Imperia, ad una fattoria didattica. E poi mare, tantissimo mare: la cosa che in assoluto hanno preferito di più. Gli studi indicano che il soggiorno per almeno 20-30 giorni lontano dai luoghi contaminati, in ambienti sani, con una alimentazione ricca e variata, può sono contribuire a dimezzare la carica radioattiva che i bambini nel corso dell’anno accumulano nei loro paesi di origine (provengono da villaggi e cittadine nella regione di Gomel, zona di confine con l’Ucraina, fortemente contaminata in seguito al disastro di Černobyl del 1986) riducendo, di conseguenza, il rischio di contrarre le gravi malattie tipiche di chi è esposto a radiazioni.

San Lorenzo al Mare ha accolto questi bambini (tutti abbastanza piccoli, dai 7 ai 9 anni) con grande calore ed affetto, cercando di farli sentire il più possibile a casa, anche se erano lontani oltre 2000 chilometri dalle loro famiglie, in una realtà molto diversa dalla loro per lingua, abitudini, alimentazione… I bambini però si sono adattati con grande facilità: hanno subito imparato a comunicare in italiano, hanno assaggiato, prima con diffidenza, poi con gusto i piatti della nostra cucina mediterranea, godendo specialmente dell’aria buona, del mare, del sole. Quando sono partiti molti di loro erano fisicamente irriconoscibili: un po’ ingrassati, con il colorito roseo e abbronzato, le unghie ed i capelli fortificati, la pelle più luminosa e sana. Per molti questa esperienza è stata di grande importanza non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico.

Pur provenendo tutti da una famiglia di origine (nessuno vive in orfanotrofi o istituti), alcuni purtroppo crescono in realtà molto critiche, dove una grande povertà, disoccupazione e alcolismo creano un clima familiare che condiziona pesantemente la crescita sana di un bambino di quell’età. Poter vivere anche, se per un breve periodo, all’interno delle famiglie italiane, sentirsene parte, condividendo il calore di genitori, fratellini, nonni anche solo “in affido temporaneo” è stato di grande aiuto, offrendo stimoli e anche speranze per il loro futuro. Dopo la partenza quasi tutte le famiglie sono rimaste in costante contatto con i bambini, per molti non solo telefonico ma anche di supporto a distanza con l’invio in Bielorussia di generi alimentari e di sostegno. Tutte le iniziative di “ABBIAMO UN SOGNO”, che saranno organizzate nel corso di questa estate saranno volte a raccogliere nuovi fondi per far tornare in Italia i bambini la prossima primavera (le spese di viaggio e assicurazione ammontano circa a 500 euro per bambino), aiutando così in parte le famiglie italiane ospitanti (che non percepiscono alcun tipo di altro sostegno economico )e che hanno scelto di dedicare parte delle loro energie e disponibilità a questo progetto di solidarietà internazionale.