Un saluto e tanti ricordi del consigliere Gilli sanremese da uno sconosciuto lettore
Da giovane i più grandi ti arginavano per la tua voglia di affrontare gli avversari e i problemi di petto
E mi ricordo ancora quando ragazzo, poco più che bambino, arrivasti nella sede piena di giovani rivoluzionari che volevano cambiare il mondo. Eri pieno di entusiasmo e di furore.
I più grandi ti arginavano per la tua voglia di affrontare gli avversari e i problemi di petto. Avresti preso la leva di Archimede per spostare il mondo.
E mi ricordo ancora quando ti sei sposato giovanissimo con lo stesso coraggio ed un pizzico di incoscienza.
Quando è nata la tua bambina così presto, eravate così tanto giovani, anche per quei tempi che ti ha poi fatto nonno adorante e felice. E mi ricordo ancora quando non hai mai abbandonato il tuo impegno per quegli ideali che hai scoperto ragazzo e che essendone fedele ti hanno mantenuto ragazzo per sempre.
E mi ricordo ancora quando ti incontravo in ogni occasione di lotta come si diceva una volta e mi salutavi in quel modo cosi, così tuo.
E mi ricordo ancora nelle tue analisi brusche e taglienti nelle quali c’era la tua passione e la fretta di vedere un mondo diverso e migliore.
E mi ricordo ancora quando soffristi di una divisione tra compagni di strada e di idee e me ne parlasti con dolore vero, sincero.
Un dolore che mi stupii nella tua voce incrinata e che confermava quanto dispiacere sentissi.
E mi ricordo ancora un tuo abbraccio di affetto dopo una riunione elettorale in cui avevo sostenuto la lista a cui appartenevi e ti sussurrai che mi riferivo a te e pochi altri nella frase “conosco i candidati da sempre e so chi sono“.
E mi ricordo ancora il tuo sguardo che negli anni è rimasto quello di un bambino divertito e stupito dalla vita quasi fossi ancora in quell’età quando ti ho conosciuto.
E non so perché non mi sono mai ricordato di chiederti come mai tutti ti chiamassero con il cognome e non con il nome.
Era così da sempre: Compagno Gilli.
Mauro