Sabato 25 maggio raccolta straordinaria vestiario, organizzata da Caritas Intemelia

20 maggio 2013 | 13:21
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Sabato 25 maggio raccolta straordinaria vestiario, organizzata da Caritas Intemelia

Si raccolgono:
abiti
maglieria
biancheria
cappelli
scarpe appaiate, borse e cinture
coperte

La Caritas diocesana di Ventimiglia-Sanremo organizza sabato 25 maggio 2013 una raccolta straordinaria di vestiario nelle parrocchie della diocesi.

Si raccolgono:
abiti
maglieria
biancheria
cappelli
scarpe appaiate, borse e cinture
coperte

Il vestiario può essere portato:
entro venerdì 24 maggio presso le parrocchie che aderiscono alla raccolta
oppure sabato 25 maggio, dalle ore 9 alle ore 19, direttamente ai punti di raccolta:
a Ventimiglia: in via Tenda di fronte alla Chiesa di Sant’Antonio
a Bordighera: in via Pasteur, nel parcheggio nei pressi della rotonda del Garden
a Sanremo: nel piazzale di Pian di Poma
a Sanremo: nel piazzale del Mercato dei Fiori in Valle Armea

Per informazioni si può chiamare lo 0184.505759 dalle ore 9 alle ore 12, da lunedì a venerdì.

Il ricavato della vendita del vestiario sarà destinata ad alimentare il Fondo Emergenza Famiglie che fino ad ora ha permesso, con € 16.000 (raccolti in occasione della Quaresima 2010 e 2011), di aiutare 25 persone (13 casi segnalati dalle parrocchie e 12 dai centri di ascolto diocesani).
La raccolta è un invito alla solidarietà e al consumo consapevole. Il recente drammatico incidente del Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, con la morte di più di 1.000 persone, ha fatto tornare alla ribalta le drammatiche condizioni di lavoro alle quali sono sottoposti i dipendenti dell’industria tessile mondiale, in molte situazioni trattati quasi come schiavi.

“L’intero paese è sotto shock…ma questa deve essere anche una grande lezione” ha detto l’arcivescovo di Dhaka, monsignor Patrick D’Rozario, citato da Ucanews. Il presule ha sottolineato che “la corruzione endemica è un fattore che contribuisce a far sì che oltre il 90% degli edifici in Bangladesh non siano costruiti rispettando le regole”. Un altro aspetto sottolineato dall’arcivescovo è la responsabilità che ricade sull’industria dell’abbigliamento a basso costo occidentale che vuole prodotti a buon mercato senza assicurarsi che i diritti dei lavoratori siano rispettati. “C’è bisogno di giustizia per questi operai…il lavoro va pagato” ha insistito monsignor D’Rozario, chiedendo anche che la comunità internazionale faccia pressione per garantire migliori condizioni nelle fabbriche.
Caritas Bangladesh si è prontamente attivata con propri operatori e sostiene la parrocchia di Savar e le religiose operanti sul posto per fornire acqua, cibo, vicinanza spirituale ai supersiti ed alle loro famiglie.
Una piccola quota del ricavato della raccolta verrà destinata alla Campagna Abiti Puliti (www.abitipuliti.org), ramo italiano della Clean Clothes Campaign, rete internazionale che si batte per la difesa dei lavoratori dell’industria tessile mondiale chiedendo aumenti salariali, sicurezza sul lavoro e risarcimenti ai familiari delle vittime di crolli e incendi nelle fabbriche.