Raccolti nelle parrocchie della Diocesi 25.650 kg di indumenti usati

30 maggio 2013 | 08:30
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Raccolti nelle parrocchie della Diocesi 25.650 kg di indumenti usati

Il ricavato della vendita del vestiario sarà destinata ad alimentare il Fondo Emergenza Famiglie che fino ad ora ha permesso, con € 16.000 (raccolti nel 2010 e 2011), di aiutare 25 persone

Sabato 25 maggio, giornata in cui La Caritas diocesana di Ventimiglia-Sanremo ha organizzato la raccolta straordinaria di vestiario nelle parrocchie della diocesi, sono stati raccolti 25.650 kg di vestiti usati

Il ricavato della vendita del vestiario sarà destinata ad alimentare il Fondo Emergenza Famiglie che fino ad ora ha permesso, con € 16.000 (raccolti in occasione della Quaresima 2010 e 2011), di aiutare 25 persone (13 casi segnalati dalle parrocchie e 12 dai centri di ascolto diocesani).
La raccolta è un invito alla solidarietà e al consumo consapevole. Il recente drammatico incidente del Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, con la morte di più di 1.000 persone, ha fatto tornare alla ribalta le drammatiche condizioni di lavoro alle quali sono sottoposti i dipendenti dell’industria tessile mondiale, in molte situazioni trattati quasi come schiavi.
“L’intero paese è sotto shock…ma questa deve essere anche una grande lezione” ha detto l’arcivescovo di Dhaka, monsignor Patrick D’Rozario, citato da Ucanews. Il presule ha sottolineato che “la corruzione endemica è un fattore che contribuisce a far sì che oltre il 90% degli edifici in Bangladesh non siano costruiti rispettando le regole”. Un altro aspetto sottolineato dall’arcivescovo è la responsabilità che ricade sull’industria dell’abbigliamento a basso costo occidentale che vuole prodotti a buon mercato senza assicurarsi che i diritti dei lavoratori siano rispettati. “C’è bisogno di giustizia per questi operai…il lavoro va pagato” ha insistito monsignor D’Rozario, chiedendo anche che la comunità internazionale faccia pressione per garantire migliori condizioni nelle fabbriche.
Caritas Bangladesh si è prontamente attivata con propri operatori e sostiene la parrocchia di Savar e le religiose operanti sul posto per fornire acqua, cibo, vicinanza spirituale ai supersiti ed alle loro famiglie.
Una piccola quota del ricavato della raccolta verrà destinata alla Campagna Abiti Puliti (www.abitipuliti.org), ramo italiano della Clean Clothes Campaign, rete internazionale che si batte per la difesa dei lavoratori dell’industria tessile mondiale chiedendo aumenti salariali, sicurezza sul lavoro e risarcimenti ai familiari delle vittime di crolli e incendi nelle fabbriche.