Martedì Letterari del Casinò di Sanremo, Sergio Claudio Perroni presenta il libro: “Nel Ventre”

Letture scelte a cura degli attori del teatro del Banchero di Taggia e proiezioni immagini
Nell’ambito della rassegna “I Martedì Letterari”, illustre salotto culturale della casa da gioco da oltre trent’anni, il 14 maggio alle ore 16.30 nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, Sergio Claudio Perroni presenta il libro: ”Nel Ventre “ (Bompiani). Letture scelte a cura degli attori del teatro del Banchero di Taggia e proiezioni immagini.
Dall’Introduzione.
Tre guerrieri e una donna. I tre sono Ulisse, Neottolemo ed Epeo, condottieri achei divisi tra incanto e paura. Lei sembra una dea – anzi, la più sensuale e umana delle divinità: Atena. Attraverso gli occhi in ascolto di un semplice soldato, seguiamo le gelosie, le lotte e i dubbi dei tre eroi mentre aspettano che il cavallo di legno in cui sono nascosti raggiunga Troia e porti a compimento il destino. Un destino che Atena, la donna-dea, sembra al tempo stesso illustrare e governare, seducendoli con la sua malia, terrorizzandoli col sangue, svelando l’inganno tra ciò che vogliono sapere e ciò che tentano di nascondere a se stessi. In un susseguirsi di azione, emozione e invenzione, Nel ventre racconta un mistero che ha radici nella notte dei tempi. E nel farlo sviluppa in maniera poetica e spietata il tema dell’animo umano più contemporaneo e flagrante, scisso tra la paura di morire e quella di agire, quindi di vivere. Se i tre siano protagonisti o prigionieri degli eventi, è difficile deciderlo, perfino quando il ventre del cavallo si apre. Lo scenario del racconto è diviso in due luoghi: il luogo dove i condottieri si muovono e agiscono avvinti dai loro sogni, scattanti alle loro paure e l’antro buio del cavallo dove i guerrieri senza nome siedono immobili. Eppure l’occhio che vede e che racconta viene da lì, è uno dei tanti ‘nessuno’, uno dei tanti che portano il nome della terra da cui provengono “ chi Samo, chi Delo, chi Ftia, e Lemno, e Rodi, e Sparta.. “. Nel ventre è un romanzo sorprendente per la forza persuasiva della lingua, che attinge dal patrimonio classico, dalla sua ricchezza e dalla sua forza, ma che è allo stesso tempo così veloce e icastica da far pensare a qualcosa che corre verso il futuro.