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Le conclusioni, secondo Andrea Gorlero, sono negative

8 maggio 2013 | 19:45
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Le conclusioni, secondo Andrea Gorlero, sono negative

Secondo l’esponente dell’opposizione, a mio avviso, il comune di Sanremo è ormai tecnicamente in pre-dissesto finanziario

Ieri sera si è consumato in consiglio comunale uno strappo tra il sindaco Zoccarato e la sua città.
Si trattava di approvare le delibere sul conto consuntivo 2012 e sulle aliquote IMU per il 2013.
Dall’esame di questi due documenti è emerso che la situazione economico-finanziaria del comune di Sanremo è drammatica, e che l’unica scelta operata da Zoccarato è quella di scaricare sui cittadini, con un sistema di tasse non più sopportabili, le inefficienze e le incapacità del comune e del suo sistema di società partecipate.
In sostanza è risultato che da quando Zoccarato è diventato sindaco i 3 principali tributi comunali, ovvero l’ICI/IMU, l’addizionale IRPEF e la tassa spazzatura sono passati dai 23 milioni di euro del 2009 ai 59 milioni di euro del 2012, di cui 15 allo Stato ed il resto al comune, con un aumento di 700 euro a residente sottratti ai consumi ed al risparmio.
Non solo, il bilancio consuntivo considera accertate solo le somme effettivamente riscosse nel 2012; quindi vanno aggiunte quelle pagate in ritardo dai cittadini, per almeno altri 3 milioni di euro, e fanno 62 milioni.
E’ evidente che questa situazione non può continuare.
Non sono così scorretto da dire che un simile carico fiscale locale è solo colpa di Zoccarato, anche il governo centrale fa la sua parte, ma è evidente che il comune deve fare ogni sforzo possibile per alleviare il peso fiscale sui cittadini.
Purtroppo, invece, ieri è apparso a tutti che Zoccarato considera una simile pressione fiscale la regola per il futuro anziché un’eccezione relegata al solo 2012, anno di introduzione dell’IMU.
E ciò perché la maggioranza ha approvato una manovra fiscale che non solo non riduce le tasse complessive ma addirittura le incrementa, complice l’aumento della base imponibile conseguente all’inasprimento per il 2013 del coefficiente sugli immobili produttivi ( che passa da 0,60 a 0,65 ) e l’obbligo di legge di coprire il 100% dei costi di gestione dei rifiuti, in realtà inefficiente e incredibilmente oneroso.
Quindi a Sanremo nel 2013 il prelievo IMU/add.le IRPEF/TARSU, compresa la quota dello Stato, si attesterà sull’incredibile cifra di 66 milioni di euro ( oltre 43 milioni più del 2009 ).
La riduzione all’aliquota 0,9 per gli immobili strumentali all’impresa ed allo 0,76 per i terreni agricoli, tanto sbandierata da Zoccarato, è stata una farsa.
Nessuna riduzione complessiva ma briciole, che nel caso delle imprese compensano appena l’aumento di imponibile e nel caso degli agricoltori danneggiano irrimediabilmente una categoria in difficoltà.
Dal bilancio consuntivo 2012 ieri sera è risultato anche uno squilibrio di competenza ( la differenza tra le somme impegnate e quelle accertate ) di 4.391.985 euro.
E poiché per far fronte a questo disavanzo l’amministrazione comunale ha utilizzato crediti verso la Casinò spa che la società non è in grado di pagare, ne consegue, a mio avviso, che il comune di Sanremo è ormai tecnicamente in pre-dissesto finanziario.
Senza un’assunzione di responsabilità sulla riforma complessiva dei costi di gestione della macchina comunale e la reinternalizzazione dei servizi troppo costosi non c’è futuro per la città di Saremo, ma sembra che Zoccarato non voglia o non sia in grado di capirlo.

Andrea Gorlero