La verità sulla morte del sub Gianni Previato: al momento Ghero è l’unico testimone diretto
Per ora non è stato trovato nessun testimone diretto della tragedia. Di conseguenza la verità sulla morte di Previato è per ora affidata alla memoria di Ghero C, che si trovava insieme alla vittima al momento dell’incidente
In base alle testimonianze raccolte finora dalla Capitaneria di Porto di Imperia, per il momento non è stato trovato nessun testimone diretto della tragedia. Di conseguenza la verità sulla morte di Previato è per ora affidata alla memoria di Ghero C, 40 anni, l’operaio di origine bulgara, che si trovava sul gommone insieme alla vittima al momento dell’incidente.
Tuttavia Ghero, a causa e dello choc, non è per ora in grado di ricordare nel dettaglio quanto accaduto, se non di essere caduto in mare dal gommone: si spera quindi che possa riacquistare presto la memoria nitida dei fatti.
Il gommone sul quale stavano viaggiando i due sub, e che stava rientrando a riva, avrebbe infatti colpito una banchina (ci sono alcuni segni che lo testimonierebbero) e i due occupanti sarebbero stati sbalzati in mare a causa dell’urto
L’amico è stato poi salvato nell’intervento congiunto della Capitaneria di Porto.
Intanto, questa mattina, i genitori di Gianni Previato e il titolare della Marittima Sub Service, Marco Cuppari, azienda per cui lavorava Gianni Previato, hanno avuto un colloquio in Procura ad Imperia con il procuratore capo Giuseppa Geremia.