Incompatibilità. Gianluigi Piatti (Asl): “Sul decreto 3 interpretazioni, attendiamo parere Civit”

6 maggio 2013 | 08:17
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Incompatibilità. Gianluigi Piatti (Asl): “Sul decreto 3 interpretazioni, attendiamo parere Civit”

“Tra le interpretazioni” – dichiara Gianluigi Piatti – “in base alla più restrittiva tutti i medici sono dirigenti; l’intermedia circoscrive l’incompatibilità ai dirigenti medici che gestiscono risorse, e sembrerebbe la più probabile”

"Non abbiamo ancora la certezza di quali medici e dirigenti ricadano nell’incompatibilità prevista dal decreto, per questo motivo abbiamo chiesto il parere della Civit, la commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, prevista in questi casi come organo di controllo del ministero, e siamo in attesa di una risposta”. E’ quanto dichiarato da Gianluigi Piatti, responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Asl 1 imperiese, in merito al decreto legislativo 39/2013, la normativa, entrata in vigore lo scorso 4 maggio, che dispone in materia di incompatibilità ed inconferibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico.

“Ad oggi sussistono tre interpretazioni prevalenti sul concetto di incompatibilità” – prosegue Gianluigi Piatti – “ la più restrittiva, in base alla quale tutti i medici sono dirigenti, ed in questo caso ricadrebbero in toto nell’incompatibilità; un’interpretazione intermedia – che sembrerebbe essere la più probabile – che circoscrive l’incompatibilità ai dirigenti medici che gestiscono risorse; e infine una terza interpretazione indica come incompatibili solo i responsabili amministrativi gestionali, le dirigenze apicali”.

Gianluigi Piatti fa sapere che – in attesa di un responso ufficiale – la direzione dell’Asl 1 ha comunque inviato una lettera a tutti i medici che hanno un budget assegnato, in cui si prospetta l’incompatibilità, e le procedure ad essa correlate: il dirigente dichiarato incompatibile avrà 15 giorni di tempo per operare una scelta sulla carica da mantenere, ed in caso di mancata scelta entro il termine si attua la revoca della carica.