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Il 5 per mille dei cittadini di Sanremo per sostenere i servizi sociali del Comune

15 maggio 2013 | 12:39
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Il 5 per mille dei cittadini di Sanremo per sostenere i servizi sociali del Comune
Il 5 per mille dei cittadini di Sanremo per sostenere i servizi sociali del Comune
Il 5 per mille dei cittadini di Sanremo per sostenere i servizi sociali del Comune
Il 5 per mille dei cittadini di Sanremo per sostenere i servizi sociali del Comune
Il 5 per mille dei cittadini di Sanremo per sostenere i servizi sociali del Comune

Per scegliere il Comune di residenza come destinatario del 5 per mille è sufficiente firmare nel riquadro che riporta la scritta “sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza”

Il Comune di Sanremo, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti, contabili l’ordine degli Avvocati e i Caf cittadini, ha avviato da due settimane una campagna informativa – attraverso l’affissione di manifesti esplicativi e oggi con una conferenza stampa in Comune – per portare a conoscenza dei contribuenti cittadini la possibilità di destinare il 5 per mille dell’Irpef al Comune di residenza per sostenere i servizi sociali.

“E’ una forma di democrazia fiscale per il cittadino” – sottolinea l’assessore ai servizi sociali Franco Solerio – “che decide a chi destinare una parte della sua tassazione comunque dovuta per i redditi prodotti, ed è anche un principio di sussidiarietà previsto dall’articolo 118 della Costituzione in base al quale lo stato favorisce l’autonomia e iniziative dei cittadini per sostenere attività di interesse generale”

“Vorrei porre l’attenzione sui servizi sociali che in questi anni hanno svolto un lavoro molto difficile per mantenere tutte le attività pur con i tagli che sono stati effettuati” – continua Solerio – “l’apporto dei cittadini può essere un aiuto indispensabile per continuare a mantenere questi servizi”.

Alla presentazione dell’iniziativa erano inoltre presenti: il consigliere comunale Luca Lombardi, il funzionario dei servizi sociali del Comune, Vittorio Squizzato, il presidente dell’ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Giuseppe La Rocca, la vice-presidente Paola Cagnacci.

“Vorrei puntualizzare che il 5 per mille non contrasta con l’8 per mille” – aggiunge il consigliere Luca Lombardi – “essendo quest’ultimo destinato, come sempre, alle 8 confessioni religiose. Il 5 per mille non è neanche una tassa aggiuntiva. Evitando di specificarne la destinazione, sia essa il Comune di residenza o altro ente o associazione, non si risparmia nulla e non si aiuta nessuno. Se non si firma, i fondi, semplicemente, rimarranno allo Stato senza una destinazione specifica”.

“Come commercialisti ed esperti contabili aderiamo all’iniziativa – afferma Giuseppe La Rocca – “facendo presente ai nostri clienti questa possibilità di scelta. Spingeremo per quanto ci è possibile nell’ambito di una scelta che in ultima analisi spetta al cittadino”.

Nel 2013 il Fondo nazionale per le politiche sociali, che serve a finanziare gli interventi sul territorio per le attività sociali e che quindi viene destinato a tutti i Comuni, è stato fortemente ridimensionato.

I nuovi moduli 2013 per la dichiarazione dei redditi, sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate (http://www.agenziaentrate.gov.it/../Modelli+di+dichiarazione/) riportano correttamente i consueti riquadri per la destinazione del 5 per mille.
Per scegliere il Comune di residenza come destinatario del 5 per mille è sufficiente firmare nel riquadro che riporta la scritta “sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza”