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Donatella Albano (Pd) tra le firmatarie del ddl contro le violenze sulle donne

14 maggio 2013 | 19:30
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Donatella Albano (Pd) tra le firmatarie del ddl contro le violenze sulle donne

“Il femminicidio e le violenze di genere sono delitti inaccettabili, in Italia sono state 124 le donne uccise nel 2012 da familiari o dal partner, e purtroppo sono 30 dall’inizio dell’anno”

E’ stato presentato al Senato il Disegno di Legge delle parlamentari del Partito Democratico contro le violenze sulle donne, tra le firmatarie anche la Senatrice Donatella Albano che afferma: "Il femminicidio e le violenze di genere sono delitti inaccettabili, in Italia sono state 124 le donne uccise nel 2012 da familiari o dal partner, e purtroppo sono 30 dall’inizio dell’anno. Ma il numero di quelle aggredite con armi da taglio, ustionate e sfigurate dall’acido o addirittura cosparse di carburante poi incendiato, è il triplo. Basta, serve una legge che aggiunga l’aggravante del femminicidio al reato commesso, esattamente come i reati contro la persona compiuti per omofobia"

"Apprezzo moltissimo la proposta del Ministro Josefa Idem di creare una task force interministeriale, questo DDL è una proposta concreta verso la piena ratifica della Convenzione di Istanbul affinchè questo triste fenomeno cessi e affinchè la parità di genere e il rispetto delle donne entrino pienamente nella nostra cultura e in quella dei nuovi italiani" continua la Senatrice, " sono inoltre molto lieta del fatto che questo DDL sia frutto del lavoro delle parlamentari del Partito Democratico, come me sempre sensibili a questo tema".

Le azioni previste dal DDL spaziano dalla creazione di pool di intervento territoriale interforze, con la collaborazione di ASL e associazioni, alla creazione di un fondo permanente per i centri antiviolenza, al potenziamento del numero verde dedicato 1522, all’educazione delle giovani generazioni "gli uffici scolastici provinciali verranno coinvolti" spiega la Sen. Albano "perchè è anche dalla scuola che deve partire l’opera di prevenzione contro ogni tipo di violenza ed è anche nella scuola che si impara il rispetto per l’altro".