Centro Ascolto Caritas: bilancio 2012 in sinergia con Servizi Sociali e associazioni

22 maggio 2013 | 12:04
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Centro Ascolto Caritas: bilancio 2012 in sinergia con Servizi Sociali e associazioni
Centro Ascolto Caritas: bilancio 2012 in sinergia con Servizi Sociali e associazioni
Centro Ascolto Caritas: bilancio 2012 in sinergia con Servizi Sociali e associazioni
Centro Ascolto Caritas: bilancio 2012 in sinergia con Servizi Sociali e associazioni
Centro Ascolto Caritas: bilancio 2012 in sinergia con Servizi Sociali e associazioni

“Il Centro di Ascolto Caritas può contare sull’operato di 11 dipendenti e 20 volontari, è tuttavia necessaria la presenza di molti volontari, facciamo quindi un appello per le persone che hanno il tempo e la volotna di aiutarci”, dichiara Marco Morraglia

“Il nostro servizio di prima assistenza ha avuto un incremento sempre maggiore. Negli ultimi 4 anni. l’affluenza presso le nostre strutture è passata da 1010 unità nel 2009 a 1958 nel 2012: questo significa che sono raddoppiate le persone che si rivolgono a noi per chiedere viveri e vestiario, un dato sicuramente allarmante. Tra l’altro la quantità di viveri che arriva a noi da Agea e Banco Alimentare è rimasta invariata”

Marco Morraglia, vice direttore del Centro Ascolto Caritas, ha così commentato i dati inerenti all’attività dell’ente gestore della Caritas Diocessana Ventimiglia-Sanremo, che questa mattina ha presentato il bilancio sociale 2012, nella sede di piazza San Sebastiano 2, presenti il direttore Paola Raffaglio e il vicedirettore della Caritas Diocesana Dino Durando.

“In considerazaione del costante aumento delle persone che chiedono aiuto “- prosegue Morraglia – “stiamo portando avanti un progetto per razionalizzare la distribuzione delle risorse, insieme ai Servizi Sociali del Comune di Sanremo, che stanno analizzando i dati inerenti ai soggetti che chiedono il nostro aiuto, e stiamo lavorando in sinergia con le parrocchie, le associazioni, la Croce Rossa, il Comune, in cui la parte principale in termini di gestione dati è realizzata dai Servizi Sociali, mentre la nostra associazione funziona da polo operativo di questa rete, emettendo i tesserini personali che danno diritto all’assistenza e smistando le risorse”.

Oltre alle persone che hanno chiesto prima assistenza, le persone aiutate nel 2012 nel territorio di Sanremo e Ospedaletti sono state 2268.

“La razionalizzazione delle risorse deve concretizzarsi su due fronti” – spiega Paola Raffaglio – “occorre da un lato contenere l’uscita di viveri e dall’altro curare l’aspetto educativo, ovvero indurre le persone a migliorare la propria situazione e a non adagiarsi. E’ vero che l’aumento degli indigenti è dovuto alla crisi economica, ma le persone che si rivolgono al centro ascolto, se sono state colpite in modo particolare dalla crisi, avevano spesso situazioni difficili a monte. Le famiglia che subisce la sindrome della quarta settimana difficilmente si rivolge a noi, perché generalmente siamo considerati come l’ultima spiaggia”

“Il 28,5% persone che vengono da noi sono senza fissa dimora” – aggiunge Marco Morraglia -” si rivolgono a noi persone che hanno situazione molto compromessa”.

Tra le iniziative di reperimento viveri quella del supermercato Leclerc di Taggia, che mette a disposizione i prodotti alimentari freschi invenduti, attraverso una convenzione con la Croce Verde Arma Taggia: i viveri sono poi distribuiti dal Centro Ascolto.

Oltre alla prima assistenza, il Centro Ascolto Caritas opera anche sul fronte dell’aiuto sul medio-lungo termine, in convenzione con Caritas Diocesana e con il Dipartimento Integrato Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di Sanremo, ricevendo persone inviate dall’Asl e dal Comune.

Nel corso del 2012 il Centro Ascolto Caritas ha accolto 673 persone diverse, per un totale 1800 colloqui poiché alcune persone si rivolgono all’ente per più volte. I servizi sono diversi, il centro ascolto è il punto nevralgico di primo accesso delle persone che poi sono inviate in diverse strutture a seconda dei loro bisogni. A questo si aggiunge un centro diurno in cui arrivano 13,6 persone al giorno, percorsi educativi, un dormitorio maschile da 13 posti letto (in corso Inglesi 124) in cui alloggia una media di 9,6 persone a notte, e un dormitorio femminile con 5 posti letto (in via Palma 104) in cui alloggiano mediamente 3,5 persone a notte.

Esistono più livelli di aiuto; la prima assistenza fornisce cibo, vestiario e accoglienza in dormitorio per un massimo di 15 giorni, se è il caso anche assistenza sanitaria, il tutto basato su un pronto intervento

Il livello di assistenza successivo si realizza in convenzione con altri entri. “Le persone si presentano a noi o sono già prese in carico da Servizi Sociali o dall’Asl” – spiega la direttrice Paola Raffaglio – “Se arrivano a noi senza passaggio dai Servizi Sociali o dall’Asl, li inviamo ai servizi di competenza che poi ce li rinviano e pensiamo ad un progetto di riabilitazione, ed esempio dipartimento salute mentale e dipendenze, o aiuto persone con gravi problemi economici. In alcuni casi il servizio sanitario ha già trovato forme di assistenza che sono fallite e si pensa che una riabilitazione sul territorio possa dare migliori risultati di quelli ottenuti in comunità residenziale”.

Per l’assistenza sul medio-lungo termine viene utilizzato il dormitorio e accoglienza diurna del centro soggiorno Buona Strada in via Parodi.

“Quando riteniamo che è venuto il momento di passare ad una forma meno costretta ma più libera” – commenta Paola Raffaglio – “passiamo ad alloggio proprio ed al reinserimento sociale completo. Quindi le fasi di recupero della persona passano attraverso il dormitorio, la borsa lavoro, un alloggio dove le persone sono comunque controllate quotidianamente e poi settimanalmente , fino al completo reinserimento sociale”

In merito al reinserimento nel mondo del lavoro, Marco Morraglia commenta: “Abbiamo uno sportello lavoro che ha avuto un calo vertiginoso quest’anno, nel 2009 avevamo effettuato 367 colloqui, mentre nel 2012 ne abbiamo fatto 120 nonostante la disoccupazione, perché nel recente passato avevamo offerte di lavoro , adesso purtroppo non riusciamo più a sistemare le persone.

“Il Centro di Ascolto Caritas può contare sull’operato di 11 dipendenti e 20 volontari” – ancora Marco Morraglia – per il lavoro richiesto è tuttavia necessaria la presenza di molti volontari, facciamo quindi un appello per le persone che hanno il tempo e la volontà di aiutarci”.

“Ricordiamo inoltre che al Centro Ascolto Caritas può essere destinato il 5 per mille dell’Irpef”, ha aggiunto Paola Raffaglio.

Lo sportello del Centro Ascolto Caritas di Sanremo è aperto in piazza Cassini 12, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.