Casinò, un’altra riunione interlocutoria tra sindacati e cda, domani alle 14 nuovo incontro

9 maggio 2013 | 12:34
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Casinò, un’altra riunione interlocutoria tra sindacati e cda, domani alle 14 nuovo incontro

Dopo le 4 ore di seduta di ieri sera, l’incontro è aggiornato a domani alle 14. I sindacati cercano di ottenere la maggior quantità possibile di calcoli su cui poter basare le varie ipotesi e le scelte da prendere

E’ stata un’altra riunione eminentemente interlocutoria quella che si è conclusa ieri sera tra il cda della Casinò Spa e i sindacati per continuare la discussione su una nuova ipotesi di accordo dopo la bocciatura del precedente con il referendum dei lavoratori del 18 aprile: si è confermata una sostanziale corrispondenza di vedute dei sindacati Cisl, Uilcom e Snalc-Cisal nell’escludere la sottoscrizione di accordi che comportino il licenziamento anche di un solo dipendente, laddove la Cgil ha ulteriormente ventilato la possibilità di procedere al pensionamento forzato dei dipendenti che hanno maturato i requisiti per il pensionamento.

Dopo le 4 ore di seduta di ieri sera, l’incontro è aggiornato a domani alle 14. I sindacati cercano di ottenere la maggior quantità possibile di calcoli su cui poter basare le varie ipotesi e le scelte da prendere.

I rappresentanti dei lavoratori hanno richiesto all’azienda un primo calcolo sommario su uno scenario conseguente all’applicazione del contratto di solidarietà: poiché questo tipo di soluzione agisce sugli orari di lavoro con un decremento del 35%, la riduzione di questi ultimi comporterebbe una diminuzione annua degli introiti di circa 2 milioni anni e complessivamente una minore competitività dell’azienda.

Dopo l’ufficializzazione della procedura degli esuberi, avvenuta lo scorso 24 aprile, è iniziato il “conto alla rovescia” di 45 giorni, entro i quali si dovrà definire un nuovo accordo. In caso di mancato raggiungimento di un accordo entro tale scadenza, la pratica si sposterebbe davanti all’Ufficio Provinciale del Lavoro, che avrebbe un ruolo di mediatore tra le parti lungo un periodo di ulteriori 30 giorni. Dopo quest’ultima scadenza, scatterebbero inesorabilmente i 123 esuberi annunciati