ANTEPRIMA RIVIERA24: scassinato il bancomat del tribunale, ladri in azione con la fiamma ossidrica






Ad accorgersi dell’accaduto è stata, intorno alle 5, una guardia giurata, che si trovava in servizio nelle vicinanze, che alla vista del fumo all’ingresso del tribunale, è entrata e, dopo che la nube si è dipanata, si è trovata di fronte al fatto compiuto
Lo sportello bancomat dell’agenzia Monte dei Paschi di Siena, situato all’interno del tribunale di Sanremo, è stato scassinato, la scorsa notte, da ignoti che sono entrati forzando la porta del bar. I ladri, che sarebbero professionisti, hanno poi utilizzato la fiamma ossidrica, riuscendo ad aprire lo sportello e prelevando i soldi. Ancora in fase di quantificazione il bottino, che si aggirerebbe tra i 5 e i 7 mila euro.
Ad accorgersi dell’accaduto è stata, intorno alle 5, una guardia giurata, che si trovava in servizio nelle vicinanze, che alla vista del fumo all’ingresso del tribunale, è entrata e, dopo che la nube si è dipanata, si è trovata di fronte al fatto compiuto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale compagnia, con il comandante capitano Gerardina Corona e gli uomini del Nucleo Investigativo di Imperia. Stando a una prima ricostruzione, ignoti avrebbero scavalcato il cancello del tribunale, entrando dal retro del bar.
Hanno forzato la porta finestra che dà sul cortile e, una volta dentro, hanno asportato con molta cautela il vetro della porta interna del bar, quella che dà libero accesso all’apparecchiatura bancomat.
Avrebbero agito in non più di 10-15 minuti. Avrebbero anche disattivato l’antifurto dello sportello. Gli investigatori stanno cercando di analizzare anche il contenuto del sistema di videosorveglianza, ma ma quanto pare il punto in cui è avvenuta l’effrazione non era video sorvegliato. Pare il bancomat fosse stato caricato una quindicina di giorni fa.
Che si tratti di professionisti lo dimostrra anche il fatto che i ladri hanno utilizzato delle bottigliette di acqua, repertate sul posto, per spegnere i principi di incendio dell’apparecchiatura e, soprattutto, per evitare che le fiamme sprigionate dalla fiamma ossidrica potessero danneggiare le banconote.