Ancora due pomeriggi a Sanremo per visitare la personale di pittura di Armando Mazzoleni

11 maggio 2013 | 09:20
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Ancora due pomeriggi a Sanremo per visitare la personale di pittura di Armando Mazzoleni

L’artista bergamasco è, tra l’altro, l’autore della pala d’altare della Chiesa di Argallo che ne sostituisce un’altra rubata trent’anni fa

Ancora due pomeriggi a Sanremo, nella suggestiva cornice del battistero quadrilatero di San Giovanni Battista, accanto alla Concattedrale di San Siro, per visitare la retrospettiva di pittura sacra, non a caso ribattezzata “ Arte Sacra”, del pittore bergamasco, ma ormai ligure d’adozione, Armando Mazzoleni. Mazzoleni è nato nel 1944 nel capoluogo orobico e, seguendo la sua inclinazione artistica, si è diplomato alla prestigiosa Accademia di Brera a Milano. Dopo aver lavorato nel Capoluogo lombardo, alcuni lustri or sono si è trasferito nella Riviera dei Fiori per motivi di salute. Qui ha continuato a dipingere soprattutto tele aventi ad oggetto temi sacri, Crocifissioni o Madonne in gran parte. Stabilitosi dapprima nella frazione sanremese di Bussana Nuova, ha posto successivamente la sua definitiva dimora a Castellaro il caratteristico paesino della bassa Valle Argentina che domina le alture ad est di Tagga. A Castellaro ha dipinto quadri con temi sacri destinati alle Chiese di San Pietro in Vincoli, la Parrocchiale, e Nostra Signora di Lampedusa, il secolare santuario posto tre chilometri a monte dell’abitato. Altre sue opere si trovano in dimore private di Arma di Taggia e Sanremo mentre degna di nota è la pala d’altare della Chiesa di Argallo, frazione montana del Comune di Badalucco dalla cui parrocchia dipende, dipinta alla fine degli anni ottanta del secolo scorso su commissione dell’allora parroco del maggior centro di Valle Argentina, Don Vento. La Pala di Argallo, che raffigura la Madonna con i Santi, ne sostituisce una analoga trafugata più di trent’anni fa. In mostra nel Battistero di San Giovanni a Sanremo vengono esposte ventiquattr’opere dell’artista, nella totalità raffiguranti o deliziose Madonne o Crocifissioni. Dai quadri di Mezzoleni traspare sempre il senso di una Fede serena, essenziale, semplice, antica, popolare ed aulica allo stesso tempo che richiama alla mente dei non più giovani un’altra grande opera figurativa, ma questa volta appartenente all’ottava Musa cioè il Cinema, di un altro grande bergamasco, non a caso, e cioè del regista Ermanno Olmi. Stiamo parlando dell’insuperabile film “ L’Albero degli Zoccoli”, Palma d’oro al Festival di Cannes. Come detto la retrospettiva di Armando Mazzoleni sarà ancora aperta oggi e domani pomeriggio dalle quindici alle diciannove.                   
SERGIO BAGNOLI