Turchi, romeni ed italiani protagonisti della serata finale del “Festival of school music” a Sanremo

20 aprile 2013 | 07:23
Share0
Turchi, romeni ed italiani protagonisti della serata finale del “Festival of school music” a Sanremo

Un accompagnatore della Scuola di Musica di Mondaino ha detto: “Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro Paese di fronte alle migliori scuole estere”

Si è tenuta ieri sera sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo, nell’ambito del Gef, la serata finale del "Festival of School Music", manifestazione giunta quest’anno alla sua quindicesima edizione, che richiama bambini ed adolescenti in età scolare da quasi tutto il mondo.
Scuole turche, romene ed italiane le protagoniste della serata conclusiva di questa branca della grande manifestazione che, in quanto a notorietà a livello mondiale, tra tutte quelle che si svolgono nella "Città dei Fiori" è seconda solamente al Festival della Canzone Italiana.
Per ciò che concerne le scuole primarie si sono affrontate nella finalissima il quarto circolo didattico di Trapani ed una scuola elementare di Adana in Turchia.
I ragazzi un po’ più grandicelli erano invece esponenti di una scuola palermitana, l’ Istituto Comprensivo "Vittorio Emanuele III°" e di una scuola ginnasiale romena. I più adulti, cioè quelli appartenenti al raggruppamento "C", erano nella loro totalità turchi, espressione di due scuole di Istanbul e di una di Smirne cioè provenienti dalle due città più occidentalizzate del grande Paese anatolico, perennemente sospeso tra due continenti, l’Asia e l’Europa, che gli hanno permesso, comunque, nei secoli di abbeverarsi alla cultura di entrambi.
Infine, per ciò che concerne le scuole specificatamente dedicate alla pratica musicale, sono stati i romeni a farla da padrone con la presenza di ben tre Istituti dedicati allo studio dell’arte delle "sette note", e cioè le scuole di Costanza, Pitesti e Vaslui, accompagnate dalla Scuola di Musica di Mondaino, paese in Provincia di Pesaro ma già appartenente alla Romagna in quanto confinante con il Riminese.
"Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro Paese, cioè l’Italia, di fronte a cotante scuole estere" ci ha confidato ieri, prima dello svolgimento della finale, un accompagnatore dei ragazzi marchigiani.
In realtà sul palco dell’Ariston ieri sera, in uno spirito non tanto competitivo quanto di fraternità ed amicizia secondo quelli che sono i valori fondanti del Gef, si sono forse affrontate le scuole dei tre Paesi che tra tutti meglio ancora conservano lo spirito delle proprie tradizioni e cioè l’Italia, rappresentata da due Regioni, la Sicilia e la Romagna, che ancora hanno a cuore la loro inesauribile cultura passata, la Romania, vero e proprio crogiolo di razze che entro i propri confini mescola la cultura mitteleuroea con quella balcanica e, persino, con quella zingaresca, ed infine la Turchia sospesa tra Occidente ed Oriente.
E’ stata, cioè, una grande serata che, forse, dovrebbe negli anni a venire, insieme a tutte le serate del Gef, essere maggiormente valorizzata ed aperta alla partecipazione di tutti i cittadini.  

Sergio Bagnoli