“Taglio corse Riviera Trasporti: perché si è arrivati a questo punto?”

4 aprile 2013 | 11:20
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“Taglio corse Riviera Trasporti: perché si è arrivati a questo punto?”

“Gli abbonati RT che, di fatto, hanno stipulato un contratto con l’Azienda stessa, debbono pretendere che esso venga onorato nei termini previsti, cosa che non potrà avvenire con il taglio delle corse. Troppi lati oscuri e troppi scaricabarile”

Spett. Redazione,

leggo stamane sulle testate on-line le proteste degli utenti, ma soprattutto le dichiarazioni dei Sindacalisti sui tagli alle corse della
Riviera Trasporti e sulla gestione dell’Azienda stessa, alla quale la Provincia non ha versato il dovuto pur essendo l’Azionista di maggioranza dell’Azienda stessa.
Avevo già espresso il mio punto di vista sulla situazione generale e sulla scarsa e molto discutibile gestione da parte della dirigenza e quindi non mi ripeto, ma esorto le forze politiche ed i sindacati ad intervenire pesantemente per sbloccare una situazione che, prioritariamente, non avrebbe dovuto essere lasciata arrivare a questi punti ma che, vista la grave penalizzazione per il Trasporto Pubblico Locale e per l’occupazione del lavoratori, sembra divenuta inevitabile, merita di essere affrontata con il coinvolgimento degli organi istituzionali e, se necessario, della magistratura, alla quale demandare la verifica sulla regolarità della gestione e dei provvedimenti adottati, in spregio alla tutela di un servizio pubblico essenziale e strategico, chiamato a garantire la mobilità su un territorio come il nostro, già pesantemente penalizzato da una viabilità mal gestita dalle amministrazioni locali.
Gli abbonati RT che, di fatto, hanno stipulato un contratto con l’Azienda stessa, debbono pretendere che esso venga onorato nei termini previsti, cosa che non potrà avvenire con il taglio delle corse. Troppi lati oscuri e troppi scaricabarile, in questa vicenda di importanza vitale per l’efficienza del Trasporto Pubblico Locale e della mobilità nella nostra Provincia, terra di confine ma, più che altro, "inviata al confine" da gestioni avventurose e forse, scarsamente competenti e poco accorte nella tutela dell’interesse pubblico.

Teresa Barazzetti