Ordine Ingegneri: crisi economica e difficoltà del settore edile, proposte di sviluppo a costo zero
“Un obiettivo fondamentale deve essere quello dello ”snellimento delle procedure” e la “semplificazione” dell’eccessiva burocrazia del sistema. Secondo noi è necessario il coinvolgimento degli Ordini e Collegi professionali”
Un piano nazionale per la messa in sicurezza delle abitazioni e del territorio dai rischi sismici e idrogeologici, la razionalizzazione degli incentivi alle imprese per rilanciare la green economy, l’open data, l’innovazione della Pubblica Amministrazione a servizio della nuova imprenditorialità. Sono queste le proposte, in sintesi, che il mondo dell’ingegneria lancia alle istituzioni ed all’opinione pubblica.
Un obiettivo fondamentale deve essere quello dello ”snellimento delle procedure” e la “semplificazione” dell’eccessiva burocrazia del sistema. Secondo noi è necessario il coinvolgimento degli Ordini e Collegi professionali in modo da alleggerire la macchina burocratica pubblica migliorandone l’efficienza.
Non è più ammissibile che molte attività, fondamentali per lo sviluppo del Paese, non vengano intraprese per la rinuncia di molti di fronte ai tempi estremamente lunghi della macchina burocratica con cui inevitabilmente ci si scontra.
Poche regole, chiare e scritte bene, facilmente applicabili e comprensibili, la condizione sine qua non è che gli Ordini professionali siano finalmente coinvolti e che collaborino alla stesura materiale di queste leggi, in quanto sono proprio i professionisti che le applicano nel loro campo e sul territorio.
Altro obiettivo fondamentale è la “riqualificazione del patrimonio abitativo” che sta diventando via via una priorità del ns. Paese, in particolar modo per la ricaduta sulla sicurezza e sul rilancio dell’edilizia.
Come è stato già proposto a livello nazionale ed in vari interventi con la regione Liguria, gli ingegneri ritengono urgente l’introduzione della “Certificazione sismica” degli edifici. E’ oggi paradossale che sia previsto l’obbligo della “certificazione energetica” e non sia riconosciuto il valore della “sicurezza”, in particolar modo di quella “antisismica”, come elemento fondamentale per la valutazione del valore di mercato di un immobile. E’ necessaria la creazione di un’anagrafe basata sul “fascicolo del fabbricato” con l’obiettivo di identificare le caratteristiche dell’edificio per poter prevedere interventi mirati di manutenzione, adeguamento e miglioramento. Questo favorirebbe senz’altro la messa in sicurezza e la riqualificazione del nostro patrimonio abitativo, i proprietari sarebbero infatti stimolati, se sostenuti anche da incentivi e detrazioni fiscali consistenti, a dare valore al loro immobile di qualità.
Tutto questo contribuirebbe a creare un volano per l’edilizia e quindi per l’economia nazionale.
Il Presidente dell’Ordine Ingegneri della Provincia di Imperia
Ing. Domenico PINO