L’avvocato di Claudio Scajola: “I costi sono documentati. Allucinante l’uso della perquisizione”

"L’ipotesi assolutamente fantasiosa del Procutatore dottor Bogliolo è che i costi sostenuti, assolutamente documentati e già acquisiti dalla Procura, sarebbero stati inferiori rispetto agli effetivi costi, da qui nasce l’ipotesi di un finanziamento illecito fatto dalla Arco Srl, nell’ambito della ricostruzione, ristrutturazione di questa casa". Sono parole dell’avvocato Marco Mangia, difensore dell’ex ministro Claudio Scajola, pronunciate poco prima del termine della perquisizione degli uomini della Polizia Postale, che questa mattina si sono recati a Villa Giuseppina (detta "Ninina") di Imperia, casa dei genitori della moglie dell’ex ministro Claudio, nell’ambito di una inchiesta della locale Procura della Repubblica, il cui obiettivo sarebbe quello di chiarire le modalità di pagamento di alcuni lavori di ristrutturazione effettuati nella stessa residenza.

"E’ abbastanza allucinante che si usi lo strumento della perquisizione" – continua l’avvocato Mangia.- "che dovrebbe servire semmai per ottenere conferme di reati quantomeno in embrione o già acquisiti per altre vie: invece qui si sta cercando la presenza di ipotetici reati, reati che non esistono. La storia dell’onorevole Scajola, quello che è successo fino ad ore con le precedenti inchieste testimoniano da un lato che questa vicenda sarà assolutamente chiarita, dall’altro – a mio avviso – che siamo ormai davanti ad una persecuzione. Non credo che sia possibilie da parte di nessuno essere continuamente sottoposti a questo genere di iniziative, assolutamente infondate in ogni loro profilo "

"Peraltro l’onorevole Scajola è assolutamente tranquillo" – ha concluso l’avvocato Marco Mangia – "Sta tornando da Roma perché questa mattina non era presente, altrimenti avrebbe assistito alla perquisizione".