La nostra lettrice Teresa Barazzetti: “Il Ponente sta arrivando all’estremo”

Leggo con una certa soddisfazione la dichiarazione del Sindaco Zoccarato che stigmatizza l’efficienza dell’Assessore Vesco nell’occuparsi delle vicende del Casinò di Sanremo invece di dedicare il suo impegno e la sua attenzione ai gravissimi problemi che investono il Trasporto Pubblico Locale, pesantemente penalizzato dai tagli e dalla cosiddetta "razionalizzazione" degli orari che stanno causando una serie di disagi difficilmente sopportabili per chi usa abitualmente i mezzi pubblici.
Sarebbe ora, infatti, che si adoperasse fattivamente per mettere la Provincia di Imperia, unica in Regione a non aver fatto fronte ai propri impegni contributivi dovuti quale Socio maggioritario della Riviera Trasporti, in condizione di rispettare tali impegni ineludibili e a trovare le risorse senza ventilare vendite di beni da parte dell’Azienda che è creditrice e non debitrice nei suoi confronti.
Inoltre anche la Dirigenza RT non è che brilli per trasparenza perché, se come dichiarato due giorni fa dall’Amministratore Unico RT Enzo Amabile, da tre anni a questa parte lo Stato ha versato in tutto 15 milioni e mezzo in meno, ci si può porre lecitamente la domanda: ma quando i contributi arrivavano regolarmente, come sono stati gestiti? In avventure quali quelle del deposito in Valle Armea e degli Autobus a Idrogeno? L’Assessore Vesco, come suggerisce il Sindaco Zoccarato, farebbe bene a porre attenzione a quanto sta accadendo nell’estremo ponente perché di questo passo il ponente sta davvero arrivando all’estremo, e non come posizione geografica!

Un invito che sento lanciare ripetutamente da molte parti a livello nazionale e non senza ragione, in questi giorni, e che vale anche per noi cittadini mortificati e disagiati del Ponente Ligure: FATE PRESTO! (Almeno altrettanto quanto lo avete fatto per affossarci in tutti i settori: turismo, economia, commercio, viabilità, sicurezza ed ora il trasporto pubblico, ganglio vitale per qualunque territorio e a maggior ragione per il nostro, stretto tra terra e mare, due beni che sono divenuti due limiti insormontabili, grazie a politiche sgangherate ed affatto lungimiranti.