La Confartigianato Imperia sullo slittamento del decreto sblocca debiti

4 aprile 2013 | 11:43
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La Confartigianato Imperia sullo slittamento del decreto sblocca debiti

Questa è l’ennesima falsa partenza di un provvedimento che risulta ancora una volta un percorso ad ostacoli che allontanerebbe la concreta possibilità di vedere onorati i debiti della Pubblica Amministrazione”. Così la Confartigianato di Imperia

“Questa è l’ennesima falsa partenza di un provvedimento che risulta ancora una volta un percorso ad ostacoli che allontanerebbe la concreta possibilità di vedere onorati i debiti della Pubblica Amministrazione”. Così la Confartigianato di Imperia commenta lo slittamento del Decreto che avrebbe dovuto sbloccare i debiti delle Pubbliche Amministrazioni verso le imprese.

Il testo, se sarà confermata la versione che circola in queste ore, prevede infatti l’emanazione di leggi regionali, decreti e graduatorie che rischiano di paralizzare ancor di più l’attività delle Amministrazioni. Unico segno di concreta utilità il meccanismo di allentamento del patto di stabilità interno in favore degli enti locali, ma che rischia anch’esso di rimanere sulla carta, sia per l’esiguità dei margini messi in campo, rispetto a quanto denunciato e richiesto dall’Anci, sia per la farraginosità delle procedure.
Il testo, inoltre, non raccoglie le raccomandazioni approvate all’unanimità martedì in Parlamento che impegnano il Governo a predisporre interventi di immediata eseguibilità, con procedure semplificate o automatiche, evitando il rimando a ulteriori fonti normative di carattere secondario e, soprattutto, verificando la fattibilità di introdurre la compensazione diretta tra debiti e crediti da parte delle imprese.
“Non è più tempo – conclude la Confartigianato di Imperia – di illudere le imprese con le false promesse che alla fine servono soltanto per perdere ulteriore tempo, come è accaduto con i decreti varati 10 mesi fa che avrebbero dovuto dare il via al rilascio delle certificazioni dei crediti per favorire l’intervento delle banche e la compensazione con i debiti iscritti a ruolo. Purtroppo nulla ha funzionato e non c’è nessuna ragionevole certezza che quanto all’esame del Governo funzionerà”.