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Il candidato sindaco Carlo Capacci : “Posti di lavoro accessibili a tutti, non riservati a pochi”

10 aprile 2013 | 20:29
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Il candidato sindaco Carlo Capacci : “Posti di lavoro accessibili a tutti, non riservati a pochi”
Il candidato sindaco Carlo Capacci : “Posti di lavoro accessibili a tutti, non riservati a pochi”
Il candidato sindaco Carlo Capacci : “Posti di lavoro accessibili a tutti, non riservati a pochi”
Il candidato sindaco Carlo Capacci : “Posti di lavoro accessibili a tutti, non riservati a pochi”
Il candidato sindaco Carlo Capacci : “Posti di lavoro accessibili a tutti, non riservati a pochi”
Il candidato sindaco Carlo Capacci : “Posti di lavoro accessibili a tutti, non riservati a pochi”

“La mia bandiera, e quella di tutta la coalizione, porta scritta una parola sola : LAVORO, Ogni azione, ogni progetto che metteremo in campo sarà finalizzato al lavoro”, dichiara Carlo Capacci nel discorso di apertura della campagna elettorale

Carlo Capacci, candidato sindaco della lista indipendente "Imperia Cambia",  ha presentato questa sera all’Auditorium della Camera di Commercio di Imperia le proposte programmatiche del progetto civico di cui è a capo, che include, oltre ad "Imperia cambia", le liste "Pd per Imperia", "Laboratorio per Imperia" e "Imperia di tutti Imperia per tutti", davanti ad un pubblico di circa 400 persone. Per sostenere la candidatura di Capacci erano presenti il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, il capogruppo uscente del Pd in consigio comunale, Giuseppe Zagarella e il segretario del Pd cittadino, Fabrizio Risso.

L’intervento del candidato sindaco Carlo Capacci

"Buona sera,

Vi chiedo scusa se leggerò il mio intervento ma non sono abituato a parlare in pubblico.

Un ringraziamento a tutti voi per essere presenti e in particolare al Presidente della Regione Liguria per essere qui con noi.

Molti di voi mi hanno domandato il motivo della mia candidatura, mi sono recato spesso per lavoro all’ estero, in varie città moderne ed ogni volta ho pensato “ma perché Imperia non può essere così ?” . In effetti, occorre solamente che persone di buona volontà unite si impegnino per la realizzazione di un progetto comune per cambiare Imperia.
La politica, intesa come logiche di partito, non mi ha mai appassionato. Secondo me amministrare un Comune significa fare cose concrete per soddisfare i bisogni dei cittadini.

Questo è il motivo principale che mi ha spinto a candidarmi a Sindaco di Imperia.

La breve esperienza di Vice Sindaco mi ha fatto capire che un progetto civico, fondato sulla costruzione di una squadra efficiente, disposta a lavorare insieme e su un progetto credibile, che sia disposta ad assumersi la responsabilità delle decisioni in prima persona, può fare grandi cose.

Ho sottoposto la mia idea di città al Partito Democratico, al Laboratorio per Imperia, a Imperia per tutti, senza remore hanno accettato con entusiasmo di sostenere la mia candidatura, unitamente ad una mia lista civica che si chiamerà Imperia Cambia.

Il risultato è stato la creazione una coalizione che certamente è eterogenea e trasversale, e per questo criticata, ma io la vedo come un insieme di persone che hanno avuto il coraggio di mettere da parte l’ideologia per far spazio alle IDEE che sono necessarie al rilancio della nostra città, per iniziare a scrivere quel foglio bianco che ci appare di fronte dopo aver voltato pagina.

Amministrare una città è certamente diverso che amministrare un’ azienda. Il concetto mi è chiaro, l’azienda deve produrre utili per i soci, il Comune deve produrre servizi per i cittadini e fornire risposte alle loro esigenze.

La mia bandiera, e quella di tutta la coalizione, porta scritta una parola sola : LAVORO, Ogni azione, ogni progetto che metteremo in campo sarà finalizzato al lavoro, quello che nascerà dal rilancio del turismo, dall’innovazione, ma anche quello che nascerà dagli investimenti che faremo sul sociale e sulla cura della città e delle nostre frazioni. I posti di lavoro che creeremo saranno accessibili a tutti, non riservati a pochi.

Vi riassumo alcuni punti che scriveremo insieme su quel nuovo foglio bianco dedicato ad Imperia :

PRIMO: il sistema della portualità imperiese deve tornare ad essere uno dei sistemi trainanti della nostra economia. Il bacino di Porto Maurizio, compatibilmente con le complesse procedure legate alla sussistenza della società e della Concessione, deve vedere in prima persona l’Ente pubblico Comune. La città deve riappropriarsi del suo sviluppo. Lo sblocco delle opere a mare non deve impedire di aprire un serio ragionamento sugli spazi a terra, sulle relative funzioni, sulla necessità di potenziare ad esempio quelle più foriere di lavoro, come la cantieristica oggi pesantemente sacrificata.
Il bacino di Oneglia sta portando a pieno compimento la sua vocazione di plurivocazionalità, e gli interventi sul comparto ittico, realizzati con l’importante contributo regionale, sono a mio avviso la chiara esemplificazone di come sia possibile fare di ogni presenza sana una buona risorsa.

SECONDO : Lo sviluppo equilibrato della città non può avvenire se non attraverso una progettazione di insieme a medio lungo termine. Il nostro sforzo sarà quello di declinare il nuovo PUC tracciando linee chiare per uno sviluppo compatibile ed equilibrato che tenga conto delle esigenze infrastrutturali, della mobilità urbana, e della pluralità di vocazioni e funzioni del territorio quali turismo, artigianato, attività produttive, industria del tempo libero.

TERZO : Dovrà essere definitivamente approvato il Piano dei Lidi per consentire lo sviluppo di attività commerciali e di intrattenimento fronte mare.
L’assenza di una corretta regolamentazione, come ben sanno gli operatori, è un handicap fortissimo per chi intende investire sul territorio, e non è ammissibile che uno strumento come il Piano dei Lidi giaccia in un cassetto da anni.

QUARTO : Dovranno essere coordinati tra loro e resi funzionali alle attività interessate i vari strumenti di pianificazione e/o regolamentazione quali Piano del Commercio, Piano dei Dehors, Piano del Traffico, oggi spesso in conflitto tra loro.

QUINTO : Il Comune possiede risorse, dobbiamo fondere in un’unica multi utility company tutte le partecipate del Comune compatibilmente con il quadro normativo. Questa società secondo le nostre previsioni sarà in grado di produrre almeno 3 milioni di euro di utili all’anno che consentiranno di dare una risposta alle esigenze di spesa corrente e al delicatissimo settore dei servizi sociali e alla persona.
L’attenzione al cittadino, alla persona, alle fasce più deboli, a quelle che più hanno difficoltà a far sentire la propria voce, dovrà essere declinata concretamente, smentendo di essere un mero proclama, e pensando alla qualità ed alla plurarità dei servizi alla persona, siano essi bambini, giovani o meno giovani.

SESTO : Il prodotto Turismo per poter essere venduto ha necessità di essere razionalizzato, dobbiamo creare eventi per ogni fine settimana coordinati da un unica regia in modo da essere estremamente efficaci e parallelamente attivare la promozione e il marketing territoriale per attirare sempre più ospiti.
Il nostro territorio deve fare sistema, abbiamo un marchio (che è quello della Riviera di Ponente) che deve diventare sinonimo di efficienza, servizi, qualità, accessibilità per tutte le fasce di utenti e in qualunque periodo dell’anno.
La pista ciclabile è simbolicamente, oltre che materialmente, il filo rosso che interpreta il sistema territoriale ponentino e deve diventare uno degli assi portanti del nostro futuro e per arrivare alla definizione completa di questa sul territorio comunale avremo assoluta necessità di operare in squadra con la Regione

SETTIMO : la nostra città adesso è sporca, maltenuta, quasi decadente, dobbiamo riappropriarci dell’ orgoglio di essere imperiesi e tutelarla in primis con la nostra attenzione civica ma è anche nostro dovere, allo stesso tempo, attivare procedure di controllo del servizio di raccolta rifiuti.
Il nuovo contratto di appalto prevede espressamente un costante monitoraggio delle attività condotte sul territorio in termini di raccolta, pulizia, servizi ecologici. La macchina amministrativa dovrà pertanto essere pronta allo svolgimento di questo compito con grande efficienza.

OTTAVO : il tempo medio di evasione di una pratica da parte del Comune è troppo alto, dobbiamo fare squadra con i dipendenti comunali per aumentare la produttività e soddisfare le esigenze dei cittadini e delle aziende anche mediante l’apertura di un efficiente Sportello Unico per le Attività Produttive. Al termine di questo percorso i dipendenti comunali saranno orgogliosi di lavorare per un ente efficiente.

In questi giorni ho incontrato tanti cittadini per le strade della nostra città. Mentre ci stringevamo la mano, ho visto nei loro occhi la gioia, finalmente, di un cambiamento.
Abbiamo insieme l’onore e l’onere di non deluderli, cogliendo questa irripetibile opportunità e la coglieremo.

GRAZIE e VIVA IMPERIA"

FOTOSERVIZIO DI ALESSANDRO DEL VENTO