“I cittadini di Sanremo giudichino Zoccarato dal suo modo di amministrare e non dalle sue battute”

16 aprile 2013 | 13:32
Share0
“I cittadini di Sanremo giudichino Zoccarato dal suo modo di amministrare e non dalle sue battute”

I cittadini di Sanremo, non devono giudicare un Sindaco sulle sue battute (perchè in questo specifico caso ne ha fatte talmente tante di queste battute infelici) ma sui risultati del suo modo di “amministrare”, scrive Massimo Novero

Politici e Sindacati, tranne rari casi (in questo specifico, erano persone oneste e realiste, ma stupide, per il preminente modo di vedere comune basato sulle solite caste, perché alla fine "sono stati messi in croce"), hanno lasciato andare alla deriva, in questi ultimi venticinque anni questo nostro paese, ed a tale proposito mi ricordo che nel 1985 c’è stato un incontro con i cittadini di Imperia con il Senatore Paolo Emilio TAVIANI sul referendum riguardante la scala mobile, ed in quella precisa situazione nessun Sindacato o opposizione politica, era presente, eppure era evidente che ormai eravamo alla deriva, quindi vogliamo meravigliarci
sulla battuta del Sindaco di Sanremo su appendere o meno una determinata fotografia.

Tutto ciò è nulla, perché i cittadini di Sanremo, non devono giudicare un Sindaco sulle sue battute (perchè in questo specifico caso ne ha fatte talmente tante di queste battute infelici) ma su i risultati del suo modo di "amministrare" la nostra città. Meditiamo su questo specifico punto, ed a momento debito cerchiamo di prendere finalmente le giuste decisioni in merito all’operato del Sindaco ZOCCARATO, ma in quanto "SINDACO", e saranno decisione basate su un libero e democratico consenso. Se poi queste decisioni si vorranno improntare anche volendo aggiungere le sue specifiche qualità umane e caratteriali, questo è un’altro paio di maniche, ma comunque lo dobbiamo sempre decidere tutti noi, caste permettendo e solite pressioni politiche del momento, quindi, in questo caso, auguri comunque al Maurizio ZOCCARATO. Più bene di così non si può.

Massimo Novero